Tattica, mentalità e tiro da tre: così l’Andrea Costa ha azzerato Omegna

«Ci tengo a ringraziare la società che in questo periodo, contrassegnato dalle tre sconfitte consecutive e da un po’ di malumore, ha messo prima di tutto me e poi i ragazzi nelle condizioni di lavorare con grande serenità e fiducia. Abbiamo tenuto la barra a dritta grazie a questo supporto, che ha fatto la differenza, perché nell’ultimo mese abbiamo sentito giornalmente la fiducia della dirigenza».

Le parole spese da Matteo Angori nel cuore del finalmente dolce (per i colori biancorossi) Pala Dozza spiegano bene come l’Andrea Costa sia riuscita, proprio nel giorno più difficile (out Sanguinetti e Filippini, due quinti dello starting five), a tritare Omegna e a prendersi due punti fondamentali per classifica e serenità.

Ci vorrà un po’ di pazienza per rivedere in campo Sanguinetti (out con Fiorenzuola e Capo d’Orlando in trasferta), forse Filippini potrebbe recuperare per domenica prossima (caviglia sinistra, ancora gonfia, permettendo), ma battendo in campo neutro la terza forza del campionato l’Up ha recuperato due dei punti persi con Crema e Saronno e tenuto il +6 sulla zona play-out.

Tattica, mentalità e tiro da tre

Oltre ad aver messo mano, come annunciato alla vigilia, alle rotazioni (Chiappelli da 5 e Toniato da 4), Angori ha avuto il grande merito di impostare al meglio la partita difensivamente parlando. L’Up, sin dall’inizio, ha deciso di prendersi i propri rischi sul perimetro e di chiudere l’area: se alla fine Omegna, che viaggiava con il 54% da due, lunedì ha tirato con un disastroso 31% (mai così male in stagione, come pure per le 16 palle perse), la bravura va ascritta ai biancorossi. Il centro ospite, Stepanovic, uno da 11 di media, è stato tenuto a 2, in netta controtendenza con il trend negativo dell’Andrea Costa, e Balanzoni (12) a 4.

La mentalità del gruppo, aggressivo pure nei giovani sin dalla palla a due e naturalmente il tiro da tre hanno poi chiuso il cerchio: al 27’, dopo un errore dall’arco di Restelli, Imola guidava 56-50 con 5/17 (29%) dalla lunga distanza. Di lì in poi ha sciorinato un formidabile 8/12, spazzando via Omegna, perché ormai il basket è anche e soprattutto questo: tiro da tre punti. E allora avere Klanjscek e Restelli per 15’ in campo assieme rappresenta un jolly da rigiocarsi anche in futuro.

Un popolo in viaggio

La prima delle tre giornate di squalifica del Pala Ruggi è stata superata dall’Andrea Costa a pieni voti e non solo per il successo. I dati ufficiali del club biancorosso parlano di 1.350 spettatori ma, al di là dei freddi numeri, resta la certezza di un popolo, quello biancorosso, capace di dare la propria spinta alla squadra anche nei momenti più difficili. L’importanza del lavoro settimanale della dirigenza (Christian Pavani e Sofia Conti in primis) è stata certificata dallo stesso Angori e, a livello organizzativo, tutto lunedì è filato al meglio. Ora l’attenzione si sposta sul match di domenica 19 gennaio, fra l’altro fondamentale in chiave salvezza, contro la Bakery Piacenza: a meno di sorprese sarà al Pala Pinarella di Cervia, anche per una logica questione di costi.

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