L’Andrea Costa presenta il Maks Klanjscek show

UP IMOLA 84

FULGOR FIDENZA 67

UP IMOLA: Pavani, M. Restelli 12 (0/1, 4/8 da tre), Benintendi ne, Toniato 8 (0/2, 1/3), Filippini 10 (5/10, 0/1), Klanjscek 34 (9/11, 5/8), Chiappelli 2 (1/4, 0/1), Martini 9 (3/4), Fea 1 (0/1 da tre), Sanguinetti 4 (1/2, 0/2), Zedda 4 (1/1, 0/1). All.: Angori.

FULGOR FIDENZA: Galli (0/2, 0/2), Valsecchi 2 (0/1, 0/1), L. Restelli 8 (0/3, 2/5), Ghidini 8 (2/3 da tre), Scattolin 4 (2/4), Diarra 6 (2/4), Valdo 20 (3/13, 4/9), Banella, Bellini 3 (0/4, 1/3), Ranieri 4 (0/1, 1/3), Pezzani, Mane 12 (6/7, 0/1). All.: Bizzosi.

ARBITRI: Purrone e Martinelli.

PARZIALI: 32-19, 58-33, 73-46.

TIRI LIBERI: Up Imola 14/19, Fulgor Fidenza 11/18.

NOTE: spettatori 1000 circa.

L’Up Imola apre la stagione nel migliore dei modi, dominando dall’inizio alla fine la matricola Fidenza e mostrando scampoli di ottima pallacanestro, il tutto santificato dalla mano benedetta di Maks Klanjscek.

Furia slovena

Al primo sparo stagionale lo sloveno attacca il ferro come nei sogni di coach Angori e ne mette subito 7 ad alleggerire la tensione sui biancorossi, che sono però rivedibili a rimbalzo e sulle palle vaganti, così Fidenza resta a galla (9-3 al 3’) nonostante i due falli di Bellini e un attacco masticato (2/6 dal campo). Valdo apre il fuoco su Toniato (in ritardo di condizione) per il 18-13 del 7’, ma Imola fa girare la palla che è un piacere trovando da Restelli (2) e Toniato le triple dello strappo (26-17), fino al massimo vantaggio di +13 sul break di Zedda. Mentre il Ruggi acclama l’ex Di Paolantonio, Angori azzarda un assetto con quattro quinti della panchina e deve rifugiarsi in time-out dopo 135” del secondo quarto, ma ci vuole una schiacciata di Martini per muovere il tabellone dopo quasi 5’. Quando si riaccende Klanjscek (5 filati) l’Up vola fino al +18 (46-28), che diventa +22 sul 22° punto dello straripante sloveno.

Imola di conserva

Un parziale di 9-0 di Fidenza e un mancato fischio su Toniato infiammano il Ruggi, così gli ospiti possono ancora sperare di riaprirla (62-44 al 25’) complice pure il visibile calo offensivo dei padroni di casa (4 punti in 6’). Sanguinetti ne appoggia 2 di pura maestria sulla sirena dei 24”, Restelli tripleggia in transizione e l’Up è di nuovo a +25, con Angori ad avere energia e difesa dalle seconde linee, anche se dietro il vero “portiere” resta un Chiappelli solidissimo su rimbalzi e recuperi. L’ultimo quarto inevitabilmente scorre via senza colpi di scena e l’Andrea Costa può già pensare alla trasferta di mercoledì ad Agrigento, dove troverà ben altro avversario.

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