L’Andrea Costa deve cominciare a guardarsi le spalle
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Poteva essere l’ennesima occasione per scavare un solco definitivo con la zona play-out. E invece l’Up Andrea Costa, per la terza volta, dopo Piacenza e Desio, ha fallito la sfida casalinga contro una inseguitrice, una brillante Crema che ha espugnato il Pala Ruggi a suon di triple.
I biancorossi restano attaccati al treno dei play-in, ma ora diventa obbligatorio guardarsi le spalle, considerando anche gli scontri diretti a sfavore proprio contro Crema (0-2) e Desio (1-1, ma -1 nella differenza canestri): «Bisogna riconoscere i meriti degli avversari - così coach Vecchi - ma c’è molta amarezza, perché abbiamo giocato troppo a strappi, mostrandoci altalenanti a livello di energia. Sotto questo punto di vista dobbiamo fare un passo in avanti, per fortuna domenica si gioca e non c’è troppo tempo per pensare a quanto successo. Problema emotivo più che tecnico? Oggi (mercoledì, ndr) ci siamo innervositi troppo e in buona parte è compito mio trovare la soluzione, ma la squadra deve restare tranquilla, perché è normale che in certi momenti gli avversari prendano in mano la partita».
I problemi dell’attacco
L’attacco dell’Andrea Costa è sembrato un po’ monocorde, con l’evidente difficoltà a dare palloni dentro ai lunghi: «Se la palla ristagna è più difficile trovare soluzioni in area, e contro Crema non siamo nemmeno stati premiati dalle percentuali, nonostante i buoni tiri costruiti. In area ci si va con le penetrazioni, con i roll e con i rimbalzi offensivi, e poi serve serenità per i tiratori».
Vecchi si consola con l’ottimo esordio di Raucci, mentre altri senatori hanno sprecato troppe energie in sterili proteste arbitrali: «Davide ha fatto un buon esordio, peccato per il risultato, ma l’ho dovuto utilizzare più del previsto sia per problemi di falli dei suoi compagni, sia per l’ottimo impatto. La direzione di gara? Ci siamo innervositi per l’arbitraggio, però non abbiamo perso per i fischi. Dobbiamo incanalare le energie in ciò che possiamo controllare, cioè il modo di giocare e come ci condizioniamo emotivamente l’uno con l’altro. Come dicono gli americani, dobbiamo essere sulla stessa pagina».
Calendario in salita
“Serenità”: ecco il pilastro sul quale coach Vecchi dovrà costruire un futuro senza patemi. L’obiettivo minimo è mantenere un buon margine di sicurezza sulla zona play-out, ma il calendario è terribile: dopo Vicenza (domani alle 18), Imola affronterà infatti San Vendemiano, Omegna e Casale Monferrato, per arrivare al derby contro una Virtus lanciatissima, che si è ripresa il primato cittadino.