Angori: «Non avevo mai vinto un derby: sensazione super, e grazie ai tifosi»

«In vita mia non avevo mai vinto un derby sul campo e devo dire che è una sensazione davvero stupenda». Un comprensibilmente radioso Matteo Angori mette così i puntini sulle i ad una domenica indimenticabile per lui e la sua squadra, suggellata con il ritorno finale sul parquet come per i grandi cantanti o attori sul palco. «In primis voglio ringraziare il nostro pubblico, che ci ha sostenuto cantando dall’inizio alla fine ed è stato decisivo nei rari momenti di difficoltà incontrati dai ragazzi. Abbiamo giocato di fronte ad una cornice da categoria superiore perché pure i tifosi gialloneri sono da A2. Noi abbiamo prodotto una prestazione all’altezza della posta in palio e, soprattutto in difesa, abbiamo tradotto sul campo quanto preparato in settimana. Permettetemi, ma voglio dedicare la vittoria al mio staff, ovvero gli assistenti Roberto Villani e Lorenzo Castelli. Stiamo compiendo un percorso stupendo assieme e loro ne fanno parte».

Frangente decisivo

Nel terzo quarto l’allenatore biancorosso ha ritardato abbastanza le rotazioni rispetto alle proprie abitudini e il perché lo spiega senza timore. «Ho avuto la sensazione che potesse essere un momento decisivo del derby. Stavamo giocando bene davanti e dietro e potevamo costruire un vantaggio sostanzioso. Così è stato. Poi chi è entrato ha tenuto alto il livello della nostra pallacanestro e non ci siamo voltati più indietro infatti. E’ stata una vittoria di squadra e per questo non voglio parlare dei singoli».

A lungo la Virtus è rimasta in scia nonostante un’Andrea Costa più quadrata e bella da vedere. «Non ho mai avuto davvero paura di perdere, perché ho visto i ragazzi davvero troppo sul pezzo e venivamo da una settimana di tanto lavoro e poche parole. Ecco i frutti».

Delusione giallonera

In casa Virtus ci sarebbero davvero tante cose da dire, specie riguardo all’ennesima controprestazione di Vaulet, ma l’infortunio di Valentini e un prossimo ritorno sul mercato meritano la precedenza. «Giusto fare i meriti all’Andrea Costa - spiega Galetti - perché ha sfornato una prova pure balistica di altissimo livello. Noi abbiamo tanti problemi, dall’infortunio di giovedì di Masciarelli all’ennesimo problema al ginocchio di Valentini, per il quale dovremo decidere se puntare su una terapia conservativa abbastanza inutile o procedere chirurgicamente. Mercato? Parlerò con la proprietà, ogni valutazione in merito è prematura, ho in mente qualcosa di diverso e rischioso per aggiustare le cose. Prima però dovrò confrontarmi con la società».

La Neupharma potrebbe andare su un giovane da inserire nel roster o addirittura su un giocatore diverso dal play (magari il vecchio amore Mladenov), ma questo non cambia gli attuali problemi. «Abbiamo pagato le scarse percentuali al tiro, sia da tre che da due punti. L’Andrea Costa con Sanguinetti, Klanjscek e Restelli ha invece segnato pure canestri incredibili».

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