Angori e il crollo dell’Andrea Costa con Treviglio: “Una non-partita, chiedo scusa ai tifosi”
E’ un’analisi estremamente lucida quella del coach biancorosso Matteo Angori dopo la più pesante sconfitta stagionale dell’Up. Il -30 casalingo con Treviglio fa rumore, ma l’ex Fortitudo non ha paura ad analizzare i motivi di un simile rovescio: “Si sono affrontate una squadra che aveva il 100% di energia, ovvero Treviglio, e una che ne aveva a malapena il 10%, quindi è stata una non-partita – ecco le sue parole -. Chiedo subito scusa al pubblico per la prestazione indecorosa fornita, i nostri tifosi ci hanno sostenuto fino all’ultimo e meritavano di più. La responsabilità è mia e non dei giocatori, probabilmente ho sbagliato qualcosa in settimana. Devo capire per quale motivo, dopo un ottimo match contro la Virtus Imola, ci siamo presentati alla palla a due così scarichi di testa e di gambe. Le condizioni fisiche di Sanguinetti? Non rappresentano certo un alibi e non hanno influito sulla partita. Jack purtroppo è sceso in campo con la febbre a 39 causa il riacutizzarsi della tonsillite, ci ha provato e lo ringrazio di questo, ma non stava affatto bene e infatti dopo 3’ mi ha chiesto subito il cambio”.
Dopo Capo d’Orlando, Lumezzane e Vicenza l’Andrea Costa ancora una volta ha cominciato male al Ruggi, mettendo vantaggio e inerzia in mano agli avversari: “L’approccio è stato soft, vero. Per 5-6’ abbiamo provato a difendere, purtroppo in attacco la fatica è stata tanta e al loro primo strappo ci siamo sciolti come neve al sole, cosa che per me è inaccettabile. I nostri lunghi negli ultimi tempi stanno faticando, ma contro Treviglio il problema è stato di singoli non di squadra”.
Quintetto basso? No, grazie
Sulla possibilità di, all’esigenza, cambiare assetto con Chiappelli da 5 e Toniato da 4 coach Angori è categorico: “Al momento non credo a questa soluzione tecnica. Abbiamo una struttura di squadra che ci ha portato ad ottenere ottimi risultati, quindi per ora non la considero un’opzione percorribile. In futuro vedremo se ci sarà bisogno, però questo vorrebbe dire eventualmente spostare di ruolo anche altri giocatori. Non dobbiamo dimenticare il percorso che stiamo facendo e nell’analisi ci vuole equilibrio”.