Andrea Costa, è il momento di provare qualcosa di diverso

Tre sconfitte consecutive e due sole vittorie nelle ultime otto uscite. Quando il 10 novembre scorso l’Andrea Costa batteva Lumezzane al Ruggi per 75-67 era addirittura terza in classifica a quota 14. Ora, ad un turno dalla fine dell’andata, è scivolata all’11° posto con 18 punti e 6 lunghezze di vantaggio (erano 8) sulla zona play-out. Sta in queste fredde cifre la riprova della crisi di risultati dell’Up Imola, fiaccata dalla recente indisponibilità di Sanguinetti e fino a Castellanza da un calendario tosto (affrontate tre delle top five), ma i ko con Saronno e Crema hanno messo a nudo tutte le problematiche biancorosse.
Pedine da recuperare
Giusto partire da qui, perché proprio l’assenza di Sanguinetti ha chiarito una volta per tutte come sia lui l’unica vera luce del gioco imolese. Dopo i dieci giorni passati in ospedale a guarire dall’infezione alle vie urinarie il play biancorosso ha ripreso da mercoledì a lavorare a parte, difficile che possa dare qualche minuto alla causa dell’Andrea Costa già lunedì prossimo, più probabile averlo pronto domenica 12 per la trasferta a Castell’Arquato contro Piacenza. Qualche speranza in più potrebbe esserci per Giacomo Filippini, che sta curando la distorsione alla caviglia sinistra rimediata nei primi minuti di Crema-Up. Pure per lui, al momento, solo lavoro a parte ma l’infortunio non sembra così grave da considerarlo sicuramente indisponibile per la prossima partita.
Elasticità
E’ quella che, probabilmente, serve in un periodo così difficile all’Andrea Costa per provare a risollevarsi. E tocca al coach Matteo Angori dimostrare di averne, perché proseguire con lo stesso spartito sembra un azzardo davvero troppo grosso. L’allenatore bolognese, analizzando con estrema lucidità nel post-Treviglio (30 novembre) il -30 dei suoi, aveva così risposto alle domande sulla possibilità di cambiare assetto con Chiappelli da “5” e Toniato da “4”: «Al momento non credo a questa soluzione tecnica. Abbiamo una struttura di squadra che ci ha portato ad ottenere ottimi risultati, quindi per ora non la considero un’opzione percorribile. In futuro vedremo se ci sarà bisogno».
Tutto giusto. Ora, però, proprio i risultati dovrebbero spingere lo staff a provare qualcosa di diverso. Capitolo a parte è quello sull’utilizzo di Klanjscek e Restelli (nettamente i migliori tiratori da tre dell’Up con il 42% e il 46%), che fino al ko con Treviglio in campo stavano insieme spesso e volentieri, e nelle ultime quattro partite sono stati invece sempre alternati. Altro “lusso”, questo, difficile da sostenere per l’attuale versione dell’Up.
Sbarco al Pala Dozza
Intanto la società ha comunicato le modalità d’accesso per il pubblico in vista della partita di lunedì al Pala Dozza contro Omegna (ore 17, arbitri Purrone di Mantova e Nonna di Milano). L’ingresso unico sarà quello situato sul lato di Piazza Azzarita, denominato appunto “Ingresso Azzarita”. Gli abbonamenti restano validi mentre il costo del biglietto, acquistabile al palazzetto, sarà di 10 euro per un posto in curva Schull o tribuna Azzarita, e 20 per il parterre Azzarita.
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