Andrea Costa, coach Angori soddisfatto: “Le vittorie fuori casa valgono doppio”
Come staff crediamo tanto nel lavoro che stiamo svolgendo e non guardiamo la classifica. Di sicuro questo tipo di vittorie dà grande fiducia a tutti, perché significa che la strada intrapresa è quella giusta”.
Butta giustamente acqua sul fuoco Matteo Angori, coach di un’Andrea Costa che a Desio ha inanellato la quarta vittoria consecutiva, forte di quella solida intelaiatura di gioco sempre più evidente settimana dopo settimana: “Le partite fuori casa valgono doppio e ovviamente siamo contenti del risultato. Conoscevamo le difficoltà della trasferta e penso che, senza voler esagerare, i nostri primi 20’ siano stati al limite della perfezione. In attacco abbiamo punito ogni scelta di Desio e in difesa li abbiamo tenuti a 25 punti. Loro hanno giocato spesso con 4 piccoli e non ci davano punti di riferimento, ma siamo stati bravi anche resistendo alle difficoltà offensiva della seconda parte di gara. Nei possessi chiave siamo stati lucidi e abbiamo fatto le cose preparate in settimana”.
La forza della difesa
Angori non ha mai nascosto, fin dal suo arrivo sulla sponda biancorossa del Santerno, di voler dare all’Andrea Costa un Dna spiccatamente difensivo: “Come ho detto anche dopo il successo contro Capo d’Orlando, la nostra squadra deve costruirsi un’identità difensiva, che rappresenti il punto fermo senza dipendere dalle percentuali di tiro. La disponibilità dei ragazzi in tal senso è massima, specie considerando come la difesa che chiedo loro richieda molta fatica e concentrazione, attraverso il coinvolgimento di 5 giocatori su 5 e non solo due. In tal senso i lunghi contro Desio hanno svolto ancora una volta un lavoro eccellente. In attacco sabato, nel momento della loro rimonta, ci siamo lasciati prendere dalla foga dimenticando di eseguire e sotto questo aspetto dobbiamo migliorare”.
Capisaldi
Impossibile non citare tre elementi che al PalaBanco, in modi diversi, hanno trascinato l’Up, ovvero i senatori Sanguinetti e Toniato e sotto le plance il rampante Martini (al nuovo record personale con 11 rimbalzi): “Sanguinetti e Toniato – conclude Angori - sono obiettivamente due giocatori importanti per noi, ma la vera forza di questa Andrea Costa resta il gruppo. Chiunque gioca porta il proprio mattoncino e, ad esempio, cito Fea che nei primi due quarti su Torgano è stato esemplare. Martini l’ho tenuto in campo nei momenti decisivi perché lo meritava. E’ stato un fattore e insieme a lui, prima, si era ben comportato anche Filippini”.