Scatta il girone delle big: San Marino parte con Macerata

Baseball
  • 26 aprile 2024

Il campionato di serie A completa i play-ball in questo fine settimana. Parte anche quello che viene chiamato girone A, ma non ha nulla a che vedere con il resto del torneo: è un girone Elite, una sorta di A1, con modalità diverse dal resto e con tre partite di sette inning. Un ritorno alla normalità insomma, come conferma il manager di San Marino, Doriano Bindi. «E’ un campionato più ‘vero’ rispetto agli altri anni, un girone con quelle squadre che sulla carta sono le sei più forti d’Italia. Per questo bisogna subito cominciare bene, non si possono lasciare troppe partite per strada».

Fresco di compleanno (siamo a 65) e alla sua 25a stagione da capo allenatore, Bindi fissa già un primo obiettivo. «Considerando che i valori delle squadre si cominceranno a delineare strada facendo, perché tutti siamo in una fase di assestamento, su tre partite l’importante è cercare di portare sempre a casa la serie».

A cominciare dal primo avversario, quel Macerata affrontano pochi giorni fa in amichevole. «Ha già dimostrato l’anno scorso che può tenere benissimo il campo ad alti livelli, deve ancora completare il roster, ma sarà subito un osso duro».

Per le partite che si giocheranno sul Titano stasera (ore 20) e in terra marchigiana domani (ore 15 e 20), Bindi ha già scelto la rotazione sul monte di lancio. «I tre partenti nell’ordine saranno Quevedo, Pomponi e De Leon, poi tutti pronti nel bullpen, sia perché si gioca su sette inning, sia perché siamo a inizio stagione e i lanci nel braccio non sono a regime per tutti».

Un giudizio sulle due settimane di amichevoli? «Siamo un po’ indietro nel box ma è normale in avvio di stagione, credo sia un problema comune. Ma la squadra, che ha parecchi elementi nuovi, si è già amalgamata. Poi come sempre arriva il campionato e sappiamo che è completamente diverso rispetto alle amichevoli».

Ci sono state diverse partenze, dai due Leonora a Lino, da Garbella a Peluso, da Rosales a Pulzetti, all’addio al baseball di Epifano. «Abbiamo cercato giocatori che già conoscessero il baseball italiano, penso a Diaz, Lopez (subito ex di turjno, ndr), Alvarez, lo stesso Tromp che ha già giocato da noi, sul monte italiano è rimasto solo Di Raffaele ma la squadra mi sembra competitiva».

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