Spada Europei Under 17, l’ungherese Kiss spezza il sogno romagnolo: argento per Sonnessa del Cs Forlivese e bronzo per Delfino del Circolo Ravennate


E’ mancato solo il lieto fine, cioè la medaglia più preziosa. Per la domenica della spada romagnola, nella giornata inaugurale degli Europei giovanili di scherma di Antalya, è stata una meraviglia.
Sonnessa, che peccato
La meraviglia delle meraviglie è stata la prova di Nicolò Sonnessa, ravennate che da 5 anni tira per il Circolo Schermistico Forlivese. Nel girone Nicolò è partito con 4 vittorie (sul polacco Golach, sul belga Hercot, sul portoghese Arcidiacono e sul greco Soukeras) e una sconfitta (contro il romeno Popa). Poi in tabellone ha iniziato un vero e proprio show: nei sessantaquattresimi 15-12 sul ceco Michek e nei trentaduesimi un netto 15-9 sul norvegese Dahle. Nei sedicesimi il duello con il francese Gauliard, “intoccabile” fino a quel punto. La sfida sembra segnata sull’11-13 a 7” dalla fine. Invece Sonnessa piazza due botte prima del gong e allunga la sfida di un minuto. Priorità al francese, ma Nicolò avanza con lucidità e mette a segno la stoccata del clamoroso 14-13. Altro giro, altra rimonta capolavoro. Nei quarti con il danese Mulder parte contratto: 1-4, poi 5-9 e 9-14. Sembra finita, ma il portacolori del Cs Forlivese recupera due stoccate, quindi un rosso a Mulder (dopo visione al monitor) lo riavvicina sul 12-14: Nicolò continua ad attaccare con grande saggezza e la ribalta facendo esplodere tutto il palazzo vestito d’azzurro. La semifinale è poi una... passeggiata: sempre in controllo, si fa attaccare dall’ucraino Karapysh e poi puntualmente lo pizzica con le sue parate e risposte per il 15-11. La finale è combattuta, ma l’ungherese Donat Kiss si dimostra superiore e si impone 15-12 dopo avere sempre comandato.
Delfino di bronzo
Kiss era stato anche il “killer” di Francesco Delfino, portacolori del Circolo Ravennate della Spada, al termine di una semifinale combattutissima finita 14-15, con la botta decisiva piazzata dall’ungherese con grande classe. Delfino era arrivato imbattuto alla semifinale, con 6 vittorie nel girone e poi sempre e solo successi: 15-12 non esaltante contro il polacco Siwek, una fantastica rimonta sull’ungherese Petrovszki (15-14), un limpido 15-7 su Golach e un altro 15-14 di puro talento sull’ucraino Khvorost nei quarti. Poi la semifinale di elevatissimi contenuti con Kiss e una sconfitta che ha privato la Romagna di un derby per l’oro che avrebbe coronato il sogno di un intero movimento. Sonnessa e Delfino proveranno domani, nella prova a squadre, a dare l’assalto all’oro. Sarà fondamentale anche il contributo di Riccardo Magni, compagno di sala di Sonnessa nel Cs Forlivese, ieri solo 48° dopo l’eliminazione precoce nei sessantaquattresimi per mano dello svedese Zimmerman (15-10).