Spada Europei Under 17, l’ungherese Kiss spezza il sogno romagnolo: argento per Sonnessa del Cs Forlivese e bronzo per Delfino del Circolo Ravennate

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  • 24 febbraio 2025

E’ mancato solo il lieto fine, cioè la medaglia più preziosa. Per la domenica della spada romagnola, nella giornata inaugurale degli Europei giovanili di scherma di Antalya, è stata una meraviglia.

Sonnessa, che peccato

La meraviglia delle meraviglie è stata la prova di Nicolò Sonnessa, ravennate che da 5 anni tira per il Circolo Schermistico Forlivese. Nel girone Nicolò è partito con 4 vittorie (sul polacco Golach, sul belga Hercot, sul portoghese Arcidiacono e sul greco Soukeras) e una sconfitta (contro il romeno Popa). Poi in tabellone ha iniziato un vero e proprio show: nei sessantaquattresimi 15-12 sul ceco Michek e nei trentaduesimi un netto 15-9 sul norvegese Dahle. Nei sedicesimi il duello con il francese Gauliard, “intoccabile” fino a quel punto. La sfida sembra segnata sull’11-13 a 7” dalla fine. Invece Sonnessa piazza due botte prima del gong e allunga la sfida di un minuto. Priorità al francese, ma Nicolò avanza con lucidità e mette a segno la stoccata del clamoroso 14-13. Altro giro, altra rimonta capolavoro. Nei quarti con il danese Mulder parte contratto: 1-4, poi 5-9 e 9-14. Sembra finita, ma il portacolori del Cs Forlivese recupera due stoccate, quindi un rosso a Mulder (dopo visione al monitor) lo riavvicina sul 12-14: Nicolò continua ad attaccare con grande saggezza e la ribalta facendo esplodere tutto il palazzo vestito d’azzurro. La semifinale è poi una... passeggiata: sempre in controllo, si fa attaccare dall’ucraino Karapysh e poi puntualmente lo pizzica con le sue parate e risposte per il 15-11. La finale è combattuta, ma l’ungherese Donat Kiss si dimostra superiore e si impone 15-12 dopo avere sempre comandato.

Delfino di bronzo

Kiss era stato anche il “killer” di Francesco Delfino, portacolori del Circolo Ravennate della Spada, al termine di una semifinale combattutissima finita 14-15, con la botta decisiva piazzata dall’ungherese con grande classe. Delfino era arrivato imbattuto alla semifinale, con 6 vittorie nel girone e poi sempre e solo successi: 15-12 non esaltante contro il polacco Siwek, una fantastica rimonta sull’ungherese Petrovszki (15-14), un limpido 15-7 su Golach e un altro 15-14 di puro talento sull’ucraino Khvorost nei quarti. Poi la semifinale di elevatissimi contenuti con Kiss e una sconfitta che ha privato la Romagna di un derby per l’oro che avrebbe coronato il sogno di un intero movimento. Sonnessa e Delfino proveranno domani, nella prova a squadre, a dare l’assalto all’oro. Sarà fondamentale anche il contributo di Riccardo Magni, compagno di sala di Sonnessa nel Cs Forlivese, ieri solo 48° dopo l’eliminazione precoce nei sessantaquattresimi per mano dello svedese Zimmerman (15-10).

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