Paolini e Galassi, impresa storica: doppio podio in Coppa del Mondo
Una doppia impresa storica. Giacomo Paolini e Matteo Galassi riportano la Romagna sul podio in Coppa del Mondo, conquistando rispettivamente argento e bronzo nella prima prova di Berna. A quasi 40 anni di distanza dall’ultimo dei quattro trionfi del riminese Stefano Manzi nel 1986 a Legnano, un doppio exploit che ha quasi dell’incredibile, se si considera la stagione negativa da cui arriva il forlivese e il fatto che il cervese fosse al debutto assoluto in una prova senior.
Una cavalcata fantastica
Era cominciato tutto venerdì con la fase a gironi: Paolini aveva chiuso con un percorso netto, sei vittorie su sei con relativa qualificazione diretta ai 32esimi, mentre Galassi era partito un po’ col freno a mano tirato, tre successi e tre sconfitte. Meglio aveva fatto l’imolese Fabrizio Di Marco (quattro vittorie su sei) che nel tabellone preliminare a 256 batteva anche il coreano Kim (13-9), per poi fermarsi al turno successivo, battuto dal giapponese Murayama (15-13) chiudendo al 118° posto. Galassi invece cominciava la sua ascesa battendo in serie il cinese Yu (15-13) e i nipponici Komata (15-14) e lo stesso Murayama (15-10).
Ieri mattina si è tornati in pedana per i trentaduesimi di finale, dove Paolini ha sconfitto 15-11 il francese Billa e Galassi l’ennesimo giapponese Yamada (15-14). Ai sedicesimi, invece, il forlivese dell’Esercito ha liquidato il belga Loyola (15-10), mentre il cervese, pur partendo a rilento (0-3) finisce per imporsi 15-13 con il tedesco Herzberg. Agli ottavi il livello si alza, con Paolini che se la vede col numero 1 del mondo Under 20, l’americano Imrek, sconfitto però 15-12. Per Galassi invece c’è il tedesco Bellman, che si deve arrendere per 12-8. Ai quarti di finale il doppio capolavoro che regala la medaglia ai due romagnoli: Paolini, infatti, si trova di fronte il campione olimpico e n.1 del mondo, il giapponese Kano, che si deve inchinare con un nettissimo 15-8. Galassi invece sfida l’egiziano Elsayed e lo batte all’ultimo respiro 15-14. A questo punto il tabellone mette di fronte in semifinale proprio i due azzurri ed è Paolini a prevalere nettamente per 15-6 conquistando la finalissima. L’ultimo ostacolo però si rivela insormontabile, l’ungherese Koch, oro olimpico a squadre e campione del mondo 2023, che batte il forlivese 15-9. Poco male, perchè l’argento e il bronzo conquistato dai due romagnoli sono veramente un risultato favoloso e aprono le porte a una stagione che potrebbe regalare tante altre grandi soddisfazioni.