Nuoto agli Assoluti di Riccione la rinascita romagnola?
Non si può parlare di anno zero, né per la Romagna, né per il movimento natatorio italiano che si dà appuntamento da oggi a sabato ai campionati Italiani di nuoto in vasca corta che qualificano per i Mondiali di Budapest in programma dal 10 al 15 dicembre.
I campioni ci sono, anche se all’appello mancheranno Gregorio Paltrinieri e Thomas Ceccon, due medagliati olimpici a Parigi e Alberto Razzetti, uno dei più attesi in vista di Budapest, ha scelto un programma gare diverso dal solito.
Quelli già qualificati per Budapest, in virtù dei risultati ottenuti a Parigi, sono gli stessi Paltrinieri, Ceccon e Razzetti, oltre a Nicolò Martinenghi, Alessandro Miressi, Paolo Conte Bonin, Manuel Frigo, Leonardo Deplano, Lorenzo Zazzeri, Benedetta Pilato, Simona Quadarella e Luca De Tullio. Il resto dell’Italia è tutto da fare e la speranza è che ci sia qualche romagnolo a far parte del contingente azzurro alla Duna Arena.
Eredità importante
Sono i primi campionati senza alcun componente della coppia d’oro del nuoto romagnolo, Fabio Scozzoli (che ha già smesso da un po’) e Martina Carraro, che invece ha lasciato l’attività a giugno e un po’ la mancanza si sente anche se ci proveranno giovani e meno giovani a non far rimpiangere l’assenza dei grandi campioni.
L’indiziato numero uno è Simone Cerasuolo, che ama la vasca corta e ama soprattutto i 50 rana dove avrà un paio di avversari come Ludovico Viberti e l’altro romagnolo, Federico Poggio che però punta più ai 100 rana. Sarà una bella battaglia, il tutto a fianco del campione olimpico dei 100 rana Nicolò Martinenghi che prosegue la sua preparazione per arrivare al top al 10 dicembre.
Cerasuolo e Poggio sono due dei grandi nuotatori delusi in chiave olimpica. Entrambi hanno fallito la qualificazione, ma mentre Poggio è rimasto sopra ai suoi livelli personali, Cerasuolo quest’anno si è migliorato nei 100 ma non è bastato per volare a Parigi. Esserci a Budapest sarebbe un riscatto e un buon modo per iniziare il ciclo olimpico che porterà a Los Angeles 2028.
Veterane
La generazione d’oro del nuoto romagnolo è ancora ben rappresentata dalla veterana Ilaria Bianchi che non si è arresa dopo aver fallito la qualificazione alla sua quinta Olimpiade. La castellana sarà al via dei 50 e dei 100 farfalla e proverà a staccare il pass per i Mondiali a dodici anni esatti dalla conquista del primo oro italiano al femminile nella rassegna iridata in vasca da 25 metri. Il livello è buono ma non straordinario, si può provare.
E’ ancora molto giovane ma può rientrare tra le veterane Arianna Castiglioni che proverà a dire la sua nei 50 e nei 100 rana. Benedetta Pilato è già qualificata, Lisa Angiolini ha vinto entrambe le gare che si sono disputate domenica scorsa al trofeo “Nico Sapio”, all’appello in casa imolese manca anche Anita Bottazzo che ha deciso di intraprendere l’avventura negli States.
Carlotta Zofkova invece non è mai stata amante della vasca corta ma sarà comunque al via di 50 e 100 dorso, mentre chi ha sempre amato (e ha conquistato anche tre podi europei) la vasca corta è Alessia Polieri che in primavera aveva raggiunto buoni standard e da oggi ci proverà, tralasciando i misti e puntando tutto su 100 e 200 farfalla. E’ tutto in gioco.
Volti nuovi
Per la Romagna, gli altri nomi caldi potrebbero essere quello di Chiara Sama che sta crescendo molto nel mezzofondo, o Michele Busa che lo scorso anno riuscì a debuttare in nazionale agli Europei di Otopeni. In chiave podio agli Assoluti occhio ad Alessia Ferraguti nei 100 rana e a Stefano Saladini che sul podio c’è già salito.
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