Luca Venturelli e una Parigi vissuta tutta di corsa

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“Marathon pour tous”, il bellariese Luca Venturelli arriva settimo alla 10 Chilometri di Parigi. Una prima assoluta nella storia delle Olimpiadi con due gare aperte ai non professionisti. Eventi storici, svolti entrambi a latere della manifestazione a cinque cerchi, che hanno coinvolto oltre 42mila persone ma senza classifica ufficiale né podio. Della serie l’importante è partecipare per dirla alla Pierre De Coubertin, fondatore dei giochi olimpici moderni.

Emozioni alle stelle

È ancora carico di adrenalina il ventenne campione autistico, Luca Venturelli, al ritorno da Parigi dove sabato scorso, sotto le stelle di San Lorenzo, ha corso la 10 chilometri aperta ai corridori non professionisti, tagliando il traguardo per settimo con il tempo di 32’25”. Un tassello. quest’ultimo, che si aggiunge alle tre medaglie d’oro che nel giugno scorso ha conquistato in Svezia ai campionati di atletica leggera outdoor, quando ha segnato il nuovo record del mondo negli 800 metri, brillando nel team Fisdir (Federazione italiana sport paralimpici degli intellettivo relazionali). Due le distanze previste, invece, a Parigi: la gara più rappresentativa delle Olimpiadi, cioè la maratona disputata sullo stesso percorso della competizione ufficiale e infine la 10 km. La prima è iniziata alle 21.30 di sabato e la seconda alle 23.30. Partenza e arrivo negli stessi punti, dalla piazza del municipio sino agli Invalides, dedicando tuttavia alla 10 chilometri un percorso tutto in città a cui poteva partecipare chiunque avesse almeno 16 anni.

Obiettivo Paralimpiadi

Nel complesso sono stati assegnati circa 42mila pettorali equamente distribuiti fra uomini e donne. Per qualificarsi in questa iniziativa senza precedenti, i candidati hanno partecipato a una gara virtuale attraverso l’app dedicata che ha consentito di guadagnare punti in vari modi: dal running a una certa mole di attività fisica al giorno. Tra i finalisti ne sono stati sorteggiati infine 42mila. «Un’emozione fortissima - commenta l’astro nascente dell’atletica -: ho la consapevolezza di aver partecipato a un evento epico e vissuto una Parigi in festa dove si respirava un’atmosfera unica. Allo start, il conto alla rovescia è stato scandito in tutte le lingue tra applausi e incitamenti». Archiviata l’esperienza, l’auspicio è che alla sua categoria sia permesso «di partecipare alle prossime Paralimpiadi, esattamente tra 4 anni».

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