Mondiali Under 20: Un immenso Matteo Galassi riporta l’Italia della spada sul tetto del Mondo

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/  Scherma
  • 16 aprile 2025

Da Riyad a Wuxi, il back to back dell’Italia della spada è firmato Matteo Galassi. Il cervese fu il trascinatore un anno fa della nazionale Under 20 che conquistò l’oro iridato ed è stato il protagonista assoluto del bis ottenuto ieri in Cina, nell’ultimo giorno dei Mondiali giovanili.

Dopo l’argento nell’individuale, Galassi porta a casa il secondo oro mondiale con il quartetto. Come gli è sempre successo in questo biennio, si è preso la nazionale sulle spalle e l’ha trascinata in alto.

E quando, come accaduto nella semifinale con l’Ungheria, ha iniziato male, sono stati determinanti i compagni, Sena e Mastromarino, che hanno recuperato un po’ del gap, portando l’Italia sul 33-35 prima dell’assalto decisivo. Da una parte l’asso magiaro Pelle, dall’altra Galassi, che da grande “closer” ha ribaltato l’esito della semifinale con un parziale di 12-8 per il 45-43 finale.

La rincorsa all’oro

Testa di serie numero 5, l’Italia inizia molto concentrata e nei sedicesimi liquida 45-29 la Svezia. Galassi apre con un 5-2 contro Boumedienne, torna in pedana per il 5° assalto e infligge un 9-5 a Brandberg per il 25-14. Sena e Mastromarino portano l’Italia sul 40-25 e Galassi chiude con un 5-4 su Elg.

Gli ottavi, fatali alle prime due teste di serie Egitto (43-45 con l’Estonia) e Usa (42-43 con l’Ucraina), vedono gli azzurri battere 41-28 la Corea del Sud. Galassi perde 5-6 con Choi e 3-5 con Go. Locatelli e Mastromarino però mandano il cervese all’assalto finale sul 29-24 e qui Galassi gestisce da campione e spazza via Kim 12-4 per il 41-28 finale.

Nei quarti c’è la Francia, avversario temibile. Ma Galassi dipinge due capolavori: 7-3 contro Wingerter e 10-5 contro Duchene prima di un “sereno” 5-3 contro Bindas al 9° assalto.

La semifinale è la vera finale. Dall’altra parte del tabellone ci sono Canada e Honk Kong che non possono fare troppa paura, mentre l’Ungheria ha grande tradizione. Si inizia con Galassi contro Keresztes, il più debole dei magiari. Matteo non c’è e incassa uno 0-5 mai visto. Il cervese torna in pedana per il 5° assalto, dopo che Sena e Mastromarino hanno ricucito lo strappo (13-14), ma il mancino Csaszar fa deragliare il romagnolo: 4-11 per un 17-25 che sembra segnare la serie. Invece nei tre assalti successivi Mastromarino “guadagna” 4 punti e Sena 2 portando l’Italia sul 33-35. Matteo ha tre minuti per ripagare i compagni: 12-8 a Pelle e Italia in finale contro il Canada. Finale che ha poca storia storia per esclusivo merito di Galassi: 5-2 a Shan nell’assalto inaugurale e 11-5 a Rubin nel 5° dei nove assalti (da 14-14 a 25-19). Mastromarino e Locatelli lasciano per strada 3 dei 6 punti di vantaggio e gli consegnano la serie sul 36-33. Zhang è il numero 1 canadese. Ma Galassi è il vicecampione del Mondo, forse il vero numero 1 della categoria: gestione da fenomeno, 9-4 di parziale e oro al collo.

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