“Sedicicorto” festival si chiude a Forlì registrando un grande successo / GALLERY
Si è chiusa domenica 13 ottobre la 21ª edizione di “Sedicicorto Forlì international film festival”, la dieci giorni forlivese dedicata al mondo del cortometraggio che ha registrato un grande successo con tantissime presenze e numerosi appuntamenti sold out. Accanto alle proiezioni e agli incontri, grande soddisfazione anche per la sezione LAPIX: questo spazio dedicato al networking e agli scambi professionali tra operatori del settore, si è rivelato una piattaforma di altissimo livello per professionisti e talenti emergenti, consolidando la sua importanza all’interno del festival.
Alta la partecipazione di professionisti del settore e dei registi che hanno preso parte alla 21ma edizione: sono stati oltre 50 i registi in concorso presenti, oltre a prestigiosi ospiti premiati sul palco di Sedicicorto da Giorgio Colangeli a Laura Luchetti, e poi ancora Selene Caramazza, Andrea Arru e Orfeo Orlando.
Ogni sera le proiezioni sono state arricchite dalla presenza di un regista della sezione CortItalia, che ha presentato il proprio film e condiviso riflessioni sul lavoro creativo con il pubblico. Inoltre, tutti i registi della sezione Apollo hanno partecipato alla presentazione dei loro film, rendendola un momento unico di confronto.
Questa 21ma edizione conferma quindi l’importanza di Sedicicorto come manifestazione che continua ad accogliere consensi e partecipazione, consolidando il proprio impegno nella promozione del cinema indipendente e creando momenti di incontro e crescita per i talenti di oggi e di domani. L’appuntamento è per l’edizione 2024.
PALMARES
Per la sezione CORTINLOCO, composta da 6 film provenienti dalla Regione Emilia Romagna, la giuria composta da Guido Zauli (giornalista e scrittore), Francesco Grieco (storico selezionatore di Sedicicorto), Luca Pacillo (giornalista), ha premiato RONDE NOCTURNE di Valentina Casadei come miglior film CORTINLOCO: “Per la regia mai inutilmente frenetica, per il montaggio in sincronia con i tempi morti della realtà, per la naturalezza e l’espressività dei primi piani degli attori vince il concorso Cortinloco RONDE NOCTURNE di Valentina Casadei”.
A CHELLO’’NCUOLLO di Olga Torrico è andata invece una menzione speciale: “Per la precisione con la quale descrive un ambiente - che è forse anche un mondo in estinzione -, per come ne rende il quotidiano - con un approccio che è nello stesso tempo empatico e documentaristico -, per la delicatezza e la sottigliezza del dettaglio con le quali restituisce il punto di vista della giovane protagonista”.
La giuria CORTITALIA, composta da Nicole Bianchi (giornalista di Cinecittànews e autrice), Carlo Griseri (giornalista di Cinemaitaliano.info) e Elena Ciofalo (co-fondatrice di AIACE VDA e responsabile progetti del Centro Nazionale del Corto), ha assegnato il premio al miglior cortometraggio italiano a IL BURATTINO E LA BALENA di Roberto Catani con la seguente motivazione: “Il burattino e la balena è un titolo evocativo, Pinocchio è lì... ma quello che sembra evidente non è. L’autore prende il classico di Collodi e rovescia la tradizione, scegliendo anche un’iconografia distante da quella popolare. Catani opta per un design inusuale, quasi alieno, a cui affida una “recitazione” che sembra sia ispirata alle gestualità del mimo, o a qualche tipo di danza, movimenti che conferiscono personalità anche grazie alla tecnica animata, realizzata con l’uso dei bastonici Oilbar”.
Per CORTITALIA è stata assegnata anche una menzione speciale a AEOLUS di Niccolò Donatini: “In Aeolus troviamo il Mito e la forza della Natura ma anche il rispetto che l’uomo le dovrebbe riservare, a fronte della superbia ricorrente. In questa opera, dove “tutto ciò che sentiremo è vero, tutto ciò che vedremo no”, Donatini coniuga elementi del più classico dei documentari, la voce dei testimoni di quanto realmente accaduto, con elaborazioni video provenienti dal mondo del videogioco, facendo un uso armonico della tecnica mista, schivando l’effetto collage, e dedicando una sofisticata e coinvolgente attenzione al sonoro”.
La giuria ANIMALAB, composta da Eric Rittatore (esperto di animazione, curatore di afnews.info), Andrijana Ružić (Animafest Scanner), Marianna Panebarco (CEO e Producer di Panebarco) ha assegnato il premio ANIMALAB al miglior corto di animazione/sperimentale a THE THREE SISTERS di Timur Kognov con la seguente motivazione: “Quali turbamenti, mutamenti e, soprattutto, quante emozioni può causare l’irrompere di un forestiero su una minuscola isola piccolina abitata da tre apparentemente assai morigerate sorelle? La giuria è stata conquistata dalla storia vivace e divertente, dal ritmo incalzante, dai personaggi ben caratterizzati e dal disegno sintetico eppure molto attento ai dettagli”
La giuria ha inoltre assegnato una menzione speciale a LA VOIX DES SIRENES di Gianluigi Toccafondo con la motivazione: “Se l’Odissea l’avessero raccontata le sirene, assomiglierebbe a questa favola perturbante e immersiva, in cui il sapore del mare, del dolore, della felicità e della frutta matura compongono le note di un canto ancestrale e ipnotico”.
La giuria della sezione MOVIE composta da Brahim Samaha (artista libanese), Elisabeth Sala (Dipartimento Cinematografico del Festival di Sitges), Emanuele Di Nicola (giornalista), tra i 25 film film internazionali di genere fiction o documentario, ha decretato come miglior film PALESTINE ISLANDS di Nour Ben Salem e Julien Menenteau: “Charlie Chaplin una volta disse: “la vita è una tragedia se vista in primo piano, ma è una commedia se vista in campo largo”. Da quella citazione possiamo descrivere il film e il continuo sogno di fantasia in tutta la tragedia in cui viviamo”.
Oltre a questo premio la giuria MOVIE ha assegnato una menzione speciale a SON di Saman Hosseinpour: “In 17 minuti puoi davvero sentire un silenzio assordante e il conflitto tra convinzioni sociali e la libertà delle scelte personali e, naturalmente, il grande amore di una madre senza alcun confine e condizione”.
Nel corso della serata di premiazione sono inoltre assegnati i seguenti premi:
PREMIO FEDIC (Federazione Italiana dei Cineclub) a CAVOLO di Alessandro Zaffanella
“Zaffanella ci conduce in un mondo sotterraneo, con una fanta-narrazione dove il cavolo rappresenta l’oggetto rivoluzionario di un nuovo modo di pensare e di credere ad un sano stile di educazione alimentare che possa riportarci ai valori del nostro passato. Il racconto è affrontato con originalità, ironia ed un pizzico di nostalgia, tramite personaggi fumettosi e piacevoli”.
Premio STUDENT, assegnato da un gruppo di critici e professionisti dello staff del festival al miglior film realizzato da studenti di scuole di cinema, a SOMEONE ELSE’s STORY di Michal Lustig, e la menzione speciale a HOOKED ON ILLUSION di Laura Schneider.
Premio ANIMARE, al migliore film di animazione per bambini a THE LONELY GARGOYLE di Anne E Hessel e Alex Freeman
“Una tenera storia che parla di affetto materno, di famiglia e amicizia. Personaggi che prendono vita con un’anima e con valori che desideriamo. Ci piace lo stile 3d perché ci coinvolge maggiormente nella visione del racconto. IL premio è stato attribuito da una giuria di bambini”.
Premio SKETCHING al miglior film realizzato da studenti del liceo artistico di Forlì a EL COLOMBRE di Caterina Ferrara, Fiori Federico, e Luca Mordenti
“Il contrasto tra la lentezza ed il vuoto iniziale con la velocità successiva. Interessanti le inquadrature dal basso verso l’alto e viceversa, così come il fermo immagine sulla porta dell’ascensore, capace di lasciare in costante agonia. Congeniale l’uso della musica, agghiacciante e linearità del suono, nella vastità del nulla interiore”.
Premio MENOD5, al miglior film internazionale di durata inferiore ai 5 minuti, a
BENT OUT OF SHAPE di Chloe Merwin
“Il film illustra come la diversità e le differenze di ognuno di noi attraverso la conoscenza e la convivialità possono essere un’opportunità e una risorsa per aprire le nostre menti ed arricchire la nostra personalità”
e DYSLEXIA di Nataša Glišović
“La dislessia, in questo contesto, non è vista solo come un problema cognitivo, ma come una condizione che influisce sulla vita interiore e sull’autopercezione di chi ne è affetto. Con uno stile visivo e sperimentale, le immagini appaiono spesso spezzate, con parole che si sovrappongono, si deformano o si dissolvono, riflettendo l’esperienza di chi ha difficoltà a interpretare il linguaggio scritto”.
Premio del pubblico a OLDTOWN di David Vermander
Sedicicorto Forlì International Film Festival
www.sedicicorto.it