“Romagna in fiore 2025”: il programma di 9 concerti da non perdere

Nove appuntamenti musicali in altrettante località della Romagna, tutti nel segno del green: i luoghi di spettacolo – spazi all’aperto di valore paesaggistico o storico – si raggiungono a piedi o in bicicletta e non ci sono ingombranti palcoscenici o luci artificiali. È questa la filosofia di Romagna in fiore, la rassegna ecosostenibile, diffusa e in dialogo con le comunità. Creata da Ravenna Festival nel 2024 per i territori più duramente colpiti dall’alluvione dell’anno precedente, Romagna in fiore è in scena anche quest’anno, dal 10 maggio al 2 giugno, con un nuovo itinerario di eventi pomeridiani nel fine settimana. Si ritorna a Faenza, Riolo Terme e Ravenna, ma si raggiungeranno anche Bagnacavallo (la cui frazione di Traversara è diventata l’immagine-simbolo della forza distruttiva delle acque lo scorso autunno), Modigliana, Mercato Saraceno, Forlì, Castel Bolognese, fino a Borgo Tossignano presso Imola, così allargando lo sguardo a Bologna e i suoi territori, anch’essi drammaticamente interessati dagli eventi. I protagonisti sono artisti italiani e internazionali dalla sensibilità green (Modena City Ramblers, Raphael Gualazzi, I Patagarri, Quintorigo con John De Leo, Ernst Reijseger & Cuncordu e Tenore de Orosei, PFM, Savana Funk, Fatoumata Diawara, Baba L’ Bluz, Noa, Martino Chieffo, Coro a Coro e Rachele Andrioli...), ma soprattutto le comunità locali, con il patrimonio di natura e tradizioni che custodiscono, e il pubblico che si metterà in cammino per condividere una nuova esperienza di spettacolo dal vivo.
Prevendite biglietti
Prevendite biglietti da lunedì 31 marzo: ingresso 5 euro (omaggio per chi ha subito danni nelle alluvioni) alla Biglietteria del Teatro Alighieri (anche telefonicamente 0544 249244 e online su ravennafestival.org). Disponibile anche un carnet sostenitore per i nove concerti (50 euro) che include la t-shirt dell’edizione 2025 e una donazione alle piccole biblioteche alluvionate.
Il programma
Sabato 10 maggio la rassegna si apre a Faenza, celeberrima capitale delle ceramiche, presso Castel Raniero, dove fra il 1926 e il 1932 fu creata una colonia elioterapica e che oggi è “casa” dell’ormai storico festival folk La Musica nelle Aie. All’opening act del cantautore romagnolo Martino Chieffo, in collaborazione con il MEI di Faenza, segue il concerto dei Modena City Ramblers. Gli 80 anni della Liberazione e il ventennale del loro disco d’oro Appunti partigiani sono l’occasione per celebrare i valori dell’antifascismo con il loro combat folk, un mix di contaminazioni rock e punk e amore incondizionato per il folk irlandese.

Domenica 11 maggio la destinazione è Traversara, frazione di Bagnacavallo fra le località più duramente colpite dall’esondazione del Lamone a settembre. Alla Torre, probabilmente eretta nel 1371, presidio fortificato nelle lotte fra guelfi e ghibellini e più tardi villa nobiliare, ci attende il cantautore e pianista Raphael Gualazzi, artista poliedrico dall’anima jazz e capace di flirtare tanto con l’hip-hop quanto con il ragtime, infondendo l’ondeggiante calore dello swing nelle “turbolenze” che imperversano alla radio.

Sabato 17 maggio il concerto de I Patagarri – travolgente e impenitente rivelazione di X Factor che oscilla fra swing, jazz e swag band e guarda al Dixieland degli anni Venti e al cantautorato italiano anni Sessanta – è a Modigliana, all’interno della foresta di Montebello. La riserva, nata negli anni Cinquanta come parte integrante di un programma nazionale di rimboschimento, è un poderoso polmone verde popolato anche di piante inaspettate: cedri e pini da tutti il mondo, larici giapponesi, cipressi dell’Arizona, rarità come il pino bruzio...una sorta di giardino botanico forestale a pochi passi dal Monte della Chioda.

Domenica 18 maggio l’appuntamento è con i Quintorigo e John De Leo, il loro primo cantante e una delle grandi voci della scena non solo italiana. La celebrazione del quarto di secolo dell’album Rospo è l’occasione di riprovare l’ebbrezza di una visione musicale che unisce rock e cameristica, prog e jazz. Il concerto è ospitato dall’Azienda Agricola Clorofilla sulle colline di Mercato Saraceno, il cui nome deriva dall’abitudine di famiglie nobili della costa, come gli Onesti di Ravenna che qui avevano un fiorente mercato, di chiamare Saraceno uno dei figli per scaramanzia contro la minaccia dei pirati.

Sabato 24 maggio la versatilità del violoncellista e compositore olandese Ernst Reijseger incontra la tradizione popolare della formazione vocale sarda Cuncordu e Tenore di Orosei per The Face of God, accostando sacro e profano, liturgico e quotidiano, suoni ancestrali e improvvisazione nella scenografia di Borgo Tossignano, nel territorio bolognese nei pressi di Imola. La Casa del Fiume, ex casa colonica oggi centro visite del Parco della Vena del Gesso Romagnola, si affaccia sulle sponde del fiume Santerno, in una splendida oasi ricca in dotazioni didattico-naturalistiche.

Ernst Reijseger e i Cuncordu
Domenica 25 maggio il Parco Urbano Franco Agosto di Forlì accoglie la leggendaria Premiata Forneria Marconi, il cui prog rock ha segnato stagioni di musica italiana e conquistato anche il pubblico internazionale; iconico il sodalizio con Fabrizio De André, a cui la Premiata Forneria Marconi renderà omaggio in occasione dell’85° anniversario della nascita. L’opening act è invece affidato a Al Caravël, con un poema musicale in dialetto forlivese. Il luogo di spettacolo è il principale parco pubblico di Forlì, 27 ettari intitolati al primo sindaco della città dopo la Liberazione e collocati tra centro storico e fiume Montone tra prati, alberi e una composita fauna – caratteristica la “collina dei conigli”, i cui inquilini vagano liberi e indisturbati per il parco.

Sabato 31 maggio si raggiunge il Mulino Scodellino a un paio di chilometri dal centro di Castel Bolognese e il cui nome deriva probabilmente dalla “scudella” di farina trattenuta dal mugnaio. Ultimo esempio dei mulini in mattoni eretti fra XIV e XV secolo lungo il canale, oggi è tornato a produrre farina con la riattivazione della vecchia macina con molatura ad acqua. Protagonisti al Mulino i Savana Funk, esplosiva band emiliana che dalle origini underground è arrivata anche al palcoscenico del Concerto Primo Maggio a Roma un paio di anni fa, con un mix di black-music, rock e afrobeat.

Domenica 1 giugno Romagna in fiore ritorna alla Torraccia di Ravenna, in uno dei terreni di C.A.B. TER.RA., prima cooperativa agricola della provincia (nata nel 1888 su iniziativa di Nullo Baldini e un gruppo di braccianti). Presso la seicentesca torre di avvistamento, l’appuntamento è reso possibile dalla collaborazione con il Festival delle Culture, per una festa di colori, balli e culture: il primo concerto con la cantautrice maliana Fatoumata Diawara, carismatica portabandiera della nuova scena musicale africana, e il secondo con Bab L’Bluz, gruppo franco-marocchino che combina la musica tradizionale Gnawa e Hassani con rock, suoni psichedelici e blues.

Fatoumata Diawara
Lunedì 2 giugno la rassegna si conclude a Riolo Terme con la colta e sensibilissima cantautrice, poetessa e attivista israeliana Noah, preceduta in scena dal Coro a Coro guidato da Rachele Andrioli. L’appuntamento è alla Casetta del Vento, uno dei tre poderi sul crinale sovrastante il vecchio campo da golf. Le colline di Riolo sono un paesaggio unico che si apre sulla Vena del Gesso Romagnola, recentemente riconosciuta Patrimonio dell’Umanità Unesco, e le tre cime di Monte Mauro.
