Roberto Mercadini a Montescudo e poi a Sogliano

Sia da organizzatore di rassegne, sia da protagonista sul palco, Roberto Mercadini va itinerando nella variegata geografia romagnola: mare, pianura, prima collina, alta collina. Proprio la Romagna più panoramica è la location di due suoi spettacoli ferragostani da non perdere; titoli collaudati, cavalli di battaglia che ad ogni recita acquistano stupore, meraviglia, conoscenza, e tanta ilarità. Merito della verve di questo attore, autore, poeta, affabulatore, youtuber capace di cucirsi addosso decine di monologhi «parlando poco ma ascoltando e leggendo tanto». Con il merito di rendersi un divulgatore di Storia basata su svariate storie e verità, che arricchisce di maestria teatrale, capace di affascinare suscitando anche il riso.
È il caso di “Fuoco nero su fuoco bianco. Racconto tentacolare dalla Bibbia ebraica” in scena stasera alle 21.30 attorno alla Ghiacciaia di Montescudo, sul fianco della piazza malatestiana principale; domani, sabato 15 agosto, alle 21.30 si trasferisce a Sogliano dove, in piazza Matteotti, presentale sue esilaranti “Rapsodie romagnole”.
“Fuoco nero su fuoco bianco” è stato fra i primi grandi monologhi di successo, il titolo si deve alla descrizione della Bibbia derivata dalla tradizione ebraica. «La Bibbia – ha dichiarato il protagonista – è paragonata al fuoco per la sua immensa forza e bellezza, ma al tempo stesso chiede di essere maneggiata con cautela». L’attore racconta alcuni episodi del vecchio Testamento dopo averli personalmente tradotti dall’ebraico, e averli scelti anche per la buona dose di umorismoebraico che contengono.
L’ilarità sta per Mercadini in alcune scelte fatte dal Creatore su coloro chiamati dal Padre a diventare profeti ma, di fatto, personaggi inadeguati. Come ad esempio è Mosè, patriarca e guida del popolo ebraico però “balbuziente”. O come il racconto del profeta Giona, la cui lettura ha spinto l’attore alla creazione deltesto. «Ho sognato di cominciare uno spettacolo urlando i primi due versetti di questo libro. Giona significa “colomba”, è tutt’altro che scaltro e acuto, ma è uno sprovveduto che per raggiungere Ninive, come gli è stato chiesto, sceglie la strada opposta. Dio sceglie dunque le persone meno adatte a compiere le imprese richieste».
Anche nelle “Rapsodie romagnole”, domani sera a Sogliano, Mercadini diverte trovando una chiave ironica con storie giunte fino a noi con una nomea diversa però da quella originale. Come ad esempio accade a Sant’Antonio da Padova «che non si chiamava Antonio e non veniva da Padova, il suo nome era Fernando e veniva da Lisbona, e fu anche conosciuto come Sant’Antonio da Forlì». La Romagna fa da sfondo a questo monologo che incontra sia romagnoli partiti per il mondo, sia “stranieri” approdati in Romagna. Ma passa in rassegna anche gli «eccessi dei romagnoli, così istintivi, iperbolici, quando si entusiasmano per l’attore Memo Benassi o per il tenore Alessandro Bonci, l’esatto opposto dei piemontesi che non usano i superlativi».
Montescudo: euro 10. Info: 347 5838040. Sogliano: Euro 10. Info: 3319495515.

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