Festival di Gatteo 2024, ecco i verdetti

Spettacoli
  • 16 luglio 2024

Conta chi vince e conta chi partecipa. Nello spirito che da sempre caratterizza il festival di Gatteo, sabato 13 luglio al Castello malatestiano è andata in scena la finalissima del 41esimo talent che ha premiato tutti i finalisti. Obiettivo di questa scelta, spiega l’ideatore dell’evento, musicista e vocal trainer Giovanni Tomassini “dare a tutti i concorrenti un’opportunità di formazione, fondamentale per riflettere su come intraprendere il proprio percorso nell’arte”.

In cima al podio del 41esimo Festival di Gatteo sono saliti Lia Ponomarenko di Faenza (categoria Baby), Valeria Cordelli di Umbertide (Categoria Junior), Lisa Briganti di Cesenatico (categoria Master), Alice Putaggio di Pesaro (categoria Professional) e Aurora Osmani di Rimini (categoria Cantautori).

I vincitori di categoria accedono alla finale dei Rumore Bim Festival. Inoltre il premio speciale popolare “BccRomagnolo”, decretato dal pubblico, è stato assegnato a Amaranta Galvani di Rimini, il premio “Voice Evolution Institute” è andato a Lorenzo Alfieri di Milano. Premi in produzioni discografiche “Pms studio, Bologna” per Ottavia Salerno di Ravenna e Lisa Briganti di Cesenatico, premio “Festival di Rimini” a Red da Pesaro. Infine premio “Radio Italia anni 60” assegnato a Lisa Briganti di Cesenatico.

Tutti i finalisti accedono alla semifinale del Rumore Bim Festival. L’evento è stato trasmesso in diretta su Radio Icaro Rubicone e Icaro Tv. “Squadra che vince non si cambia e tanta fortuna ai vincitori!”. Così il direttore artistico e ideatore del Festival di Gatteo Giovanni Tomassini. “Ringrazio i conduttori Fabio Caldari e Andrea Sarti, affiatati e professionali. Il loro apporto insieme a quello di una bella squadra affiatata danno vita con passione e orgoglio alle serate di gara, che scorrono veloci e senza intoppi ma soprattutto sono capaci di regalare divertimento e tantissime emozioni. Il nostro grazie va anche a Bcc Romagnolo, al Comune di Gatteo e all’associazione Var. Per quanto rodata e solida, la macchina del festival senza di loro non potrebbe funzionare”.

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