Addio al contrabbassista Stefano Travaglini
Un altro lutto nel mondo della musica romagnola dopo il triste annuncio della morte del pianista marradese Pape Gurioli. È morto infatti Stefano Travaglini, marchigiano di nascita ma sempre vissuto a Riccione, contrabbassista di lungo corso e molto attivo con diverse formazioni del territorio e non solo.
Travaglini si era diplomato nel 1980 in contrabbasso al Conservatorio “Rossini” di Pesaro. Due anni dopo aveva iniziato ufficialmente l’attività jazzistica entrando a far parte del quartetto del tenorsassofonista veneto Giorgio Baiocco.
Travaglini ha suonato con alcuni dei migliori musicisti italiani e stranieri quali: Franco Cerri, Maurizio Giammarco, Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Gianni Basso, Dave Schnitter, Jerry Bergonzi, Sal Nistico, Urbie Green, Howard Johnson, Bruce Forman, Peter Erskine, Lee Konitz, Steve Grossman, George Cables, Lew Tabackin, Jimmy Owens.
Nel 1988 Travaglini partecipò alla “Coppa del Jazz” e si classificò al primo posto con il quintetto di Marco Tamburini, il trombettista cesenate scomparso nel 2015. Nel 1990 seguì l’intera tournée italiana del chitarrista Joe Diorio. Tre anni dopo fu chiamato, come docente e concertista, ai corsi avanzati di jazz di Tirano (SO).
Travaglini ha fatto parte del gruppo Area 2, del quintetto di Marco Tamburini, del quartetto di Guido Manusardi, della Capolinea Big Band diretta da Gianni Basso e della Gianni Basso-Tullio De Piscopo Big Band. Negli ultimi anni aveva fatto parte del quartetto della cantante Martina Grossi, del quintetto Bolling del flautista Massimo Pasi e del quartetto del tenorsassofonista Alessandro Fariselli, ma tantissimi musicisti romagnoli stanno esprimendo il loro cordoglio per l’amico e il collega con il quale avevano collaborato.
Travaglini ha accompagnato anche la cantante cesenate Nicoletta Fabbri, un anno fa (2024) aveva fatto parte del cast dello spettacolo su Chet Baker “L’evasione di Chet” ideato dalla tromba Luca Marianini nel teatro Garibaldi di San Piero in Bagno (Bagno di Romagna). Quest’anno lo spettacolo è tornato in scena nello stesso teatro ma Travaglini, già malato, era stato sostituito da un altro basso.