Voli in ritardo: perché il 2024 è stato l’anno dei record?

Quest’anno potrebbe ricevere la maglia nera per i ritardi aerei e le cancellazioni dei voli. Ma perché? I fattori sono vari e sono stati causa di molti disagi per tantissimi passeggeri. In questo articolo approfondiremo l’argomento e cercheremo di capire le cause di questo fenomeno.

Il 2024 è stato un anno da record per i ritardi aerei, con un aumento significativo dei voli di linea interessati da questo tipo di disagio. Le cause sono molteplici e comprendono fattori climatici, sovraffollamento delle rotte aeree e problemi legati alla gestione degli aeroporti e del personale. Per i passeggeri dei voli commerciali, questo si traduce spesso in lunghe attese e il rischio di perdere coincidenze. Diversa è la situazione per chi viaggia con un jet privato, poiché questi voli – le cui caratteristiche vengono approfondite dagli esperti di Fast Private Jet, una delle agenzie leader del settore in Italia – operano su orari personalizzati e con terminal dedicati, riducendo al minimo il rischio di ritardi e disservizi.

Tra le cause di questi ritardi, di cui parla La Stampa, c’è la carenza di personale nei centri di controllo d’area, responsabili della gestione dello spazio aereo. L’organico ha subito pesanti tagli nel periodo della pandemia e col ritorno alla normalità si è avuta molta difficoltà nella gestione dell’aumentato numero di voli. Formare un addetto al traffico aereo può richiedere fino a un anno, quindi l’ingresso di nuove risorse non è immediato.

I cambiamenti climatici, a causa dell’aumento dei fenomeni estremi, sono stati motivo di ritardi e cancellazioni, con voli che non sono stati autorizzati al decollo o hanno dovuto essere riassegnati e sono atterrati in un aeroporto diverso da quello di destinazione. Ulteriore causa di ritardi è stata la delicata situazione geopolitica internazionale: a causa delle guerre in Ucraina e in Medio Oriente, sono state istituite delle no-fly zone in cui è interdetto il passaggio di aerei. Questo ha portato, da un lato a un allungamento delle rotte per arrivare a destinazione aggirando quelle aree, dall’altro all’intasamento del traffico aereo sopra gli Stati vicini, con conseguenze anche gravi su certe tratte come quelle verso i Paesi asiatici.

L’estate 2024 è stata la stagione peggiore per il settore dei voli di linea in Europa, con un ritardo accumulato di sedici milioni di minuti di ritardo, con un aumento del 48% rispetto all’anno passato. Questo ha portato anche all’aumento delle richieste di rimborsi per i disagi subiti e questi, sommati a compensazioni e costi aggiuntivi, hanno avuto un peso complessivo superiore al miliardo di euro sui bilanci delle compagnie.

I vettori aerei, però, non sono rimasti a guardare: Ryanair ha preso l’iniziativa e ha chiesto alla Commissione europea e a Eurocontrol di agire, affermando in un comunicato che i servizi in Europa sono i peggiori di sempre e chiedendo al direttore dell’organizzazione europea per il traffico aereo spiegazioni sulle carenze di personale e i malfunzionamenti degli strumenti, invitandolo inoltre ad agire per fornire un servizio più efficiente per i cittadini europei. La compagnia irlandese si è rivolta anche al presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, di agire per riformare i servizi ATC europei, definiti “caotici”. Con questa richiesta, Ryanair ha portato questa problematica agli occhi delle istituzioni, da cui si attendono delle risposte per poter risolvere questa situazione che ha danneggiato sia vettori che passeggeri.

Questo è stato un anno da dimenticare per il traffico aereo e le compagnie. Per ridurre i danni derivanti da queste situazioni spiacevoli, consigliamo ai passeggeri di informarsi sui loro diritti, in modo da sapere se hanno diritto a un rimborso o a una compensazione e le modalità per poterle ottenere.

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