Sigarette elettroniche, Polosa: “Controllo sui liquidi necessario più che mai”
Le vicende di cronaca che da alcuni mesi giungono dagli Stati Uniti hanno riportato all’attenzione dell’opinione pubblica e dei media la questione relativa all’impatto delle sigarette elettroniche sulla salute dei consumatori. I casi di decesso registrati negli USA e legati a infezioni polmonari non sono direttamente imputabili all’uso delle e-cig ma, molto più probabilmente, ad un utilizzo illegale delle stesse. Molti dei pazienti ricoverati hanno confessato di aver aggiunto ai flaconi di ricarica del liquido al THC, ovvero il principale principio attivo della cannabis (altri hanno acquistato i liquidi tramite canali non autorizzati).
Di recente, il CDC (Centers for Disease Control and Prevention)ha pubblicato un rapporto dal quale emerge come i pazienti colpiti dalle patologie polmonari avessero utilizzato liquidi alterati dalla presenza di vitamina E acetato (un solvente del THC) e altre sostanze usate come addensanti.
Mentre le autorità americane erano ancora impegnate nelle indagini necessarie ad individuare la vera causa del fenomeno, i media hanno contribuito a creare un certo allarmismo all’interno della comunità internazionale dello svapo, trascurando come parte del problema sia rappresentato dalla struttura del mercato statunitense del vaping, molto meno regolamentato di quello dei paesi dell’Unione Europea.
Ecco perché ricercatori ed esperti del settore si stanno prodigando per rassicurare i consumatori del Vecchio Continente, sottolineando come le normative in vigore nell’UE garantiscano la totale sicurezza dei prodotti da svapo. Nei liquidi pronti per sigaretta elettronica venduti in Italia e nel resto dell’Unione Europea, ad esempio, sono vietati alcuni additivi quali la caffeina o la taurina; questo genere di prodotti può essere acquistato non solo nei negozi fisici ma anche negli store online come Vaporoso autorizzati dall’Agenzia dei Monopoli di Stato.
A proposito di svapo e cannabis, vanno registrate le dichiarazioni rilasciate alla Lega Italiana Antifumo dal dottor Riccardo Polosa, direttore del CoEHAR: “Ora più che mai è necessario un controllo attento sui nuovi prodotti per la vaporizzazione a base di cannabis.Per le sigarette elettroniche ci sono già quelli previsti dalla legge. I casi di malattie respiratorie registrati negli Stati Uniti vanno associati all’assunzione di THC o di CBD che contenevano estratti oleosi. Le autorità americane hanno consigliati agli utenti di non utilizzare prodotti non certificati o comprati tramite canali illegali.Non bisogna pensare che il problema sia solo degli Stati Uniti, sarebbe riduttivo perché queste situazioni possono verificarsi ovunque. Ragion per cui, al fine di tutelare i consumatori italiani è necessario instaurare un rapporto proficuo tra produttori, esperti del settore e enti regolatori”.
Polosa è poi intervenuto anche durante un evento, tenutosi a Roma, per giornalisti e comunicatori in materia di sigarette elettroniche. Il direttore del CoHEAR, collegato in diretta da Varsavia, si è espresso sulla correlazione tra fumo e diabete: “Non c’è dubbio che ci sia una forte correlazione tra il fumo e lo sviluppo del diabete, è meno chiaro il nesso di causalità. Anche per i soggetti diabetici che non riescono a smettere il fumo rappresenta un problema poiché tali soggetti, se fumano, vedono aumentare il rischio di complicanze cardiovascolari. L’idea di fondo è quella per cui è necessario allontanare i diabetici fumatori dal fumo combusto e avvicinarli a tecnologie combustion free, in modo da ridurre lo sviluppo di malattia e di complicanze. Stiamo lanciando un progetto in collaborazione con centri di ricerca a livello internazionale che mira anche a chiarire se e quanto esistano correlazioni tra lo sviluppo del diabete e delle complicanze ad esso correlate ed il fumo della sigaretta tradizionale”.Il professor Polosa ha terminato il proprio intervento sottolineando la necessità di un approccio non integralista che sfrutti pienamente la possibilità di imprimere una svolta al mondo del tabagismo attraverso i prodotti da svapo.