Navigare in rete con sicurezza: come proteggere i propri dati personali

Navigare sul web significa inevitabilmente lasciare tracce dei propri dati su diverse piattaforme, sia consapevolmente che in maniera inconsapevole: informazioni personali, indirizzi email, dati di navigazione, preferenze di ricerca, interazioni sui social media, liste di contatti, ecc. Le “tracce digitali” sono molto rischiose, poiché possono essere utilizzate per profilare gli utenti, inviare pubblicità mirata o addirittura per fini malevoli come il furto d’identità o il phishing, pertanto è bene imparare a tutelarsi.
Come vengono utilizzati i dati?
Quando si forniscono i propri dati per utilizzare dei servizi online, spesso non si legge la Privacy Policy. Infatti, le informazioni non vengono utilizzate dal titolare del trattamento solo per effettuare una specifica transazione (come un acquisto sulle piattaforme e-commerce, l’iscrizione a un social, ecc.). ma anche per altri scopi, spesso pubblicitari. Leggere il riferimento alla privacy prima di proseguire, pertanto, è essenziale per capire come vengono gestiti e utilizzati i propri dati personali. Se si hanno dubbi a riguardo, è consigliabile valutare se il servizio è effettivamente necessario oppure si può farne a meno e optare per soluzioni più trasparenti.
Come proteggere i dati di chi non c’è più
Con il passare del tempo il tema della protezione dei dati personali delle persone decedute diventa sempre più centrale. Questo perché la morte è un fenomeno naturale, pertanto, tutte le persone che attualmente sono in possesso di un profilo social prima o poi non ci saranno più; quando ciò accadrà chi proteggerà i loro dati presenti in rete? Secondo una ricerca condotta da express VPN i social attuali potrebbero diventare in futuro dei veri e propri cimiteri digitali. Alcune piattaforme social, specie quelle più utilizzate, hanno già introdotto alcuni modi per poter proteggere i dati delle persone venute a mancare. Ad esempio Facebook, probabilmente il social network con più utenti, ha previsto la possibilità per gli utenti di indicare un contatto “erede”, il quale avrà il compito di gestire il profilo nel caso in cui il proprietario dovesse venire a mancare all’improvviso. Più precisamente, è possibile optare per la chiusura definitiva del profilo oppure impostarlo come profilo commemorativo al fine di condividere ricordi importanti per amici e parenti della persona venuta a mancare. Altre piattaforme social, invece, danno la possibilità a chi è vicino alla persona deceduta di comunicare il decesso, il che porterà alla chiusura del profilo.
Come tutelare i propri dati sul web?
È molto difficile proteggere i propri dati sulle piattaforme. Tuttavia, con qualche buona pratica è possibile ridurre i rischi. Di seguito le principali:
Piattaforme sicure: per garantire la sicurezza degli acquisti online è sempre preferibile optare per le piattaforme più grandi e con una solida reputazione, perché sono sottoposte a controlli più rigidi rispetto ai portali e-commerce relativamente nuovi e poco controllati. Inoltre, è sempre preferibile abilitare altri sistemi di pagamento (come PayPal) per una sicurezza aggiuntiva, invece di inserire direttamente i dati della carta di credito;
Utilizzare carte prepagate: è consigliabile usare una prepagata per gli acquisti sul web, invece della carta di credito collegata al conto corrente. In questo modo, anche in caso di fuga di dati, i danni potrebbero essere limitati;
Non utilizzare reti poco sicure: alcuni luoghi pubblici, come centri commerciali o biblioteche, spesso mettono a disposizione delle reti Wi-Fi gratuite alle quali accedere inserendo i propri dati. Spesso, tali reti non sono sicure e non proteggono la navigazione da potenziali minacce. Per questa ragione, è preferibile utilizzarle solo se è necessario;
Evitare di fornire più dati del necessario: sui social network vengono condivise molteplici informazioni, che poi vengono riutilizzate a fini di marketing dalle piattaforme stesse o da utenti malintenzionati. È bene inserire solo dati generici e mai più di quelli richiesti, per ridurre il rischio di violazioni della privacy. Ad esempio, è necessario evitare numeri di telefono, indirizzi, ecc.;
Non utilizzare password banali: spesso i dati vengono messi a rischio dall’utilizzo di parole d’accesso banali, come una sequenza di numeri e/o lettere oppure date significative che è facile reperire sui social, come il giorno del matrimonio o la nascita di un figlio. È fondamentale, pertanto, utilizzare password difficili e soprattutto differenziarle per ogni piattaforma.
Il segreto per proteggere i propri dati è prestare sempre attenzione a quando si naviga in rete e avere la consapevolezza che le informazioni e i dati hanno un valore, pertanto, non bisogna regalarli o metterli in pericolo con atteggiamenti superficiali.