Lavatrici: come leggere correttamente la nuova etichetta energetica

Le lavatrici sono degli elettrodomestici assolutamente indispensabili per il comfort casalingo e, allo stesso tempo, sono tra quelli più impattanti in termini di consumi; per entrambi i motivi, dunque, quando se ne acquista una è fondamentale operare una scelta oculata.

Per articoli come le lavatrici, ovviamente, quel che più conta sono le specifiche tecniche; anche il design può avere una certa rilevanza, ma le funzionalità, e soprattutto le performance energetiche, devono essere in primo piano.

Fortunatamente, oggi i consumatori possono far riferimento ad uno strumento di informazione molto efficace e soprattutto oggettivo, tramite cui possono conoscere le peculiarità del singolo modello scongiurando l’eventualità che la descrizione possa essere imparziale o possa omettere dettagli importanti.

Lo strumento in questione è l’etichetta energetica, la quale, peraltro, è stata oggetto di importanti cambiamenti: nel 2021, infatti, sono entrate in vigore delle nuove etichettature, più chiare e più complete nelle informazioni, relative ad una vasta gamma di elettrodomestici.

Come va letta, dunque, l’etichetta energetica di una lavatrice? Andiamo subito a scoprirlo.

Le informazioni contenute nell’etichetta energetica e la relativa lettura

Anzitutto, nella parte più alta dell’etichetta sono indicati nome del produttore e codice modello, di conseguenza ogni etichetta identifica in modo univoco l’articolo a cui è associata.

Subito sotto è possibile trovare la parte visivamente più evidente, nonché corrispondente ad uno degli aspetti di maggior interesse per il consumatore, ovvero l’indicazione della classe energetica di appartenenza.

L’etichetta propone una serie di frecce colorate, ad ognuna delle quali è associata una lettera (le classi energetiche delle lavatrici spaziano dalla A alla G), e la classe di appartenenza del modello è indicata con una grande freccia di senso opposto, di colore nero, nella quale è riportata anche la lettera corrispondente.

A conferma del fatto che questo dato merita la massima attenzione in fase di scelta, vi è il fatto che importanti e-commerce di prodotti tecnologici come bytecno.it consentono, nella sezione dedicata alle lavatrici, di effettuare una ricerca specifica per classe energetica di appartenenza.

Ovviamente, scegliere una lavatrice ben performante dal punto di vista energetico può consentire di ridurre notevolmente i consumi, ecco perché, in termini economici, è sicuramente preferibile optare per un modello più costoso, ma efficiente, piuttosto che per un modello più economico ma appartenente ad una classe energetica bassa.

Sotto l’indicazione grafica della classe energetica figura l’indicazione del consumo energetico per 100 cicli, espresso in kWh, più sotto invece troviamo 5 raffigurazioni più piccole, a cui corrispondono altrettanti dati.

La prima riguarda la capacità del programma Eco 40-60, espressa in Kg, la seconda la durata del suddetto programma, la terza il consumo di acqua per singolo ciclo, espresso in litri, la quarta riguarda la classe di efficienza energetica della centrifuga (anch’essa indicata con una lettera compresa tra la A e la G), e la quinta le emissioni sonore.

Quest’ultima icona propone due dati: la rumorosità, espressa in decibel, e la relativa classe energetica di appartenenza (compresa dalla lettera A alla lettera D).

L’etichetta energetica deve essere, per il consumatore, il punto di riferimento

Tenendo in considerazione queste indicazioni, dunque, è possibile scegliere la propria lavatrice con piena cognizione di causa; si raccomanda sempre, dunque, di consultare attentamente le etichette energetiche dei vari prodotti e di non fermarsi alle descrizioni proposte dal produttore.

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