Dispenser acqua in casa: solo per chi tiene davvero all’ambiente

In fatto di acqua da bere le abitudini di consumo degli italiani sono ancora imbarazzanti: solo il 29,3% dei nostri connazionali beve acqua del proprio rubinetto. Tutti gli altri spingono l’Italia in fondo alla classifica dei paesi europei che prendono sul serio l’obiettivo numero 12 delle Nazioni Unite (SDG 12), basato sul promuovere modelli sostenibili di produzione e consumo.
Non tutti sono consapevoli del fatto che l’acqua del rubinetto non è solo potabile ma anche particolarmente sicura. La diffidenza generale verso le condizioni della rete d’acquedotto alimenta un ricorso sconsiderato alla plastica monouso, con tutte le relative difficoltà nel riciclo del PET.
Ma ad accendere la fiducia nei prossimi anni potrebbe essere un dispositivo che permette di bere l’acqua del sindaco senza pensieri: il dispenser acqua che si collega alla rete idrica e purifica l’acqua del rubinetto, eliminando qualsiasi sostanza indesiderata e regalandole anche un ottimo sapore.
In questo articolo ci poniamo l’obiettivo di rispondere ad alcune delle domande più comuni sui dispenser acqua e sull’acqua del rubinetto, iniziando dalla più importante: “Perché installare un dispenser acqua fa bene all’ambiente?”.
Perché l’acqua del rubinetto è più ecologica?
L’acqua della rete idrica nazionale è l’unica davvero a chilometro zero. Non dovendo essere confezionata né trasportata su strada per raggiungere tutti i punti della rete di distribuzione non consuma anidride carbonica né plastica. L’acqua del rubinetto è infatti disponibile in qualsiasi momento nella forma in cui si trova e il suo essere erogata solo al momento del bisogno ne impedisce gli sprechi e la rende più sicura rispetto all’acqua conservata a lungo in un recipiente plastico.
Il risparmio di plastica è significativo: per rendersene conto basta quantificare le bottiglie d’acqua che consumiamo in casa ogni settimana e dobbiamo poi differenziare, nella speranza che siano riciclate correttamente.
I bambini possono bere l’acqua del rubinetto?
Sempre più famiglie lasciano che i bambini bevano acqua dal rubinetto, sia perché spesso è difficile impedirglielo ma anche per ragioni di coscienza ambientalista. Moltissimi consumatori stanno abbandonando l’acqua imbottigliata con la plastica e preferiscono bere acqua del rubinetto depurata.
L’acqua che fuoriesce dal rubinetto è più igienica di quella imbottigliata perché viene disinfettata per mezzo del cloro ed è erogata alla spina. Non c’è insomma necessità di raccoglierla in un contenitore plastico come nel caso dell’acqua confezionata e, di conseguenza, il liquido viene salvaguardato dal rischio di contaminazione da parte delle microplastiche.
Non tutta l’acqua di rubinetto però è uguale: in alcuni casi le cattive condizioni della rete idrica possono inquinarla con elementi patogeni o metalli pesanti e si pone, in ogni caso, il problema di ripulirla dal cloro, che spesso le conferisce un cattivo sapore.
Per tutti questi motivi la risposta alla domanda -salvo parere contrario del pediatra- è: sì, i bambini possono bere l’acqua del rubinetto ma è preferibile microfiltrarla utilizzando un dispenser acqua. Come faccia questo dispositivo a renderla più sicura è la risposta alla prossima domanda.
Dispenser acqua: quanto è sicura l’acqua erogata?
L’acqua di rubinetto è già sicura – anche in assenza di filtrazione- perché lungo la rete idrica vengono effettuati moltissimi controlli. La responsabilità ricade sulla massima autorità sanitaria nel nostro paese, localmente si tratta delle USL. I dati sull’acqua pubblica non possono essere taciuti ed è quindi nel diritto di ogni cittadino richiedere informazioni sulle caratteristiche e la qualità dell’acqua che raggiunge le proprie case. Anche rivolgendosi ad un laboratorio privato è possibile fare analizzare, per una modica cifra, l’acqua di casa.
La clorazione obbligatoria la rende in ogni caso un’acqua priva di contaminanti biologici: virus, batteri, funghi ed altri patogeni devono essere assenti perché l’acqua possa essere dichiarata potabile. Il cloro è utilizzato al di sotto di una soglia minima di sicurezza, ovvero in quantità prestabilite sia dalla normativa europea che da quella italiana, ancora più stringente.
Se si installa un dispenser acqua in casa la qualità dell’acqua raggiunge poi livelli di eccellenza. Il dispenser può infatti eliminare il cloro ma anche qualsiasi altra sostanza indesiderata che l’acqua potrebbe avere eventualmente raccolto nel suo percorso lungo la rete di acquedotto.
I dispenser acqua offrono diversi tipi di filtrazione: meccanica, per mezzo, per esempio, dei carboni attivi, ma anche più “tecnologica”, come nel caso dei dispenser acqua che sottopongono il liquido a un passaggio sotto raggi UV. I raggi ultravioletti hanno una funzione germicida e neutralizzano i batteri sui quali il cloro non ha vinto o che si annidano nelle tubazioni del proprio edificio.
Quanto costa un dispenser acqua?
Il prezzo dei dispenser acqua per la casa è variabile. La forbice parte dai 50 euro e raggiunge diverse centinaia di euro nel caso dei modelli più performanti ed efficienti. Questa oscillazione dipende soprattutto dalla tecnologia di filtraggio, che può essere più o meno evoluta.
Ad aumentare il costo è anche la capacità di erogazione ovvero la quantità d’acqua che il macchinario è in grado di filtrare o la possibilità di erogare diversi tipi di acqua. Alcuni modelli sono infatti progettati non solo per fornire acqua naturale a temperatura ambiente ma anche frizzante, fredda e calda per la preparazione istantanea di drink rinfrescanti o di tè e tisane.
Oltre al costo iniziale del dispenser è importante considerare anche i costi associati alla manutenzione, come ad esempio la sostituzione dei filtri e delle lampade UV, che potrebbe essere necessaria periodicamente a seconda delle specifiche del prodotto.
Prima di scegliere un dispenser acqua è quindi bene fare una ricerca specifica sui diversi modelli disponibili, confrontando caratteristiche e prezzi.
Come si installa un dispenser acqua?
Prima di installare in casa qualsiasi tipo di dispenser acqua è importante leggere attentamente le istruzioni fornite dal produttore. Ancora meglio rivolgersi a chi si impegna ad occuparsi anche dell’installazione e della manutenzione futura dell’apparecchio.
I dispenser acqua non devono essere confusi con i sistemi di filtrazione dell'acqua integrati, ovvero progettati per essere inseriti direttamente nelle tubature di casa. Questi impianti, più complessi, richiedono l’intervento di un idraulico professionista. Di solito i dispenser acqua per la casa comunemente in commercio possono essere installati, invece, in autonomia.
I dispenser da banco o da tavolo si posizionano su un bancone o un mobile vicino al lavandino della cucina. L'installazione si effettua collegando il dispositivo alla rete di acquedotto tramite un tubo o un adattatore fornito con il dispenser stesso. Questo tipo di apparecchio può anche richiedere una presa di corrente quando offre funzioni aggiuntive come il raffreddamento o il riscaldamento dell'acqua.
I dispenser acqua sottolavello si collocano sotto il lavandino e si collegano direttamente alla linea dell'acqua di rubinetto. L'installazione può richiedere conoscenze base di idraulica e potrebbe dunque essere utile rivolgersi ad un professionista, se non si è capaci di fare da sé.