Analisi di laboratorio: la sicurezza dei prodotti passa per i centri accreditati

Quando si immettono degli alimenti sul mercato occorre verificare che ogni singolo prodotto sia idoneo al consumo e non contenga elementi potenzialmente dannosi per la salute.

In tal senso, un controllo microbiologico per mezzo di determinate analisi è fondamentale, in quanto consente proprio di individuare la presenza o l'assenza di tali sostanze, contribuendo a dare un riscontro importante all'azienda alimentare che potrà così intervenire per tempo.

Secondo la normativa vigente, i servizi di controllo di questo tipo devono essere effettuati sia nell'ambito di un'industria alimentare che da parte fornitori dai quali si desidera una certificazione univoca. Naturalmente, il procedimento può essere condotto in ogni fase della supply chain, così da garantire una distribuzione corretta.

Per condurre al meglio queste attività, al giorno d’oggi le imprese hanno la possibilità di esternalizzare il servizio rivolgendosi a realtà specializzate in sicurezza alimentare.

Ne costituisce un esempio Food Consulting, società di riferimento del settore che propone analisi di laboratorio con cui è possibile avvalersi di numerosi servizi, che vanno dai challenge test agli studi di validazione della shelf-life.

Come funzionano le analisi di laboratorio nel settore alimentare

Le analisi di laboratorio sono volte non solo a individuare eventuali agenti patogeni, ma anche a verificare la corrispondenza di ingredienti e valori nutrizionali che siano stati riportati sull'etichetta.

Tali analisi possono essere effettate in fasi diverse della lavorazione e non solo a prodotto finito e, nell'ambito della ristorazione, possono essere richieste a campione anche per gli operatori stessi e le superfici di lavoro.

Nel dettaglio, in laboratorio può essere effettuato il Food Hygiene Criterion, chevaluta non solo l'alimento in sé, ma anche l'intero processo di lavorazione ed eventuale confezionamento al fine di individuare criticità o presenza di germi, oppure il Food Quality Criterion, con cui si valuta la longevità del prodotto nel tempo.

Grazie alla microbiologia, infatti, è possibile stabilire in quanto tempo un microrganismo può portare l'alimento a deteriorarsi, quindi si possono individuare sia la data di scadenza da prediligere che per quale lasso di tempo è auspicabile tenerlo sullo scaffale di un negozio. In alcune circostanze, i microrganismi vengono introdotti volontariamente dagli operatori su un campione di prodotto per condurre al meglio questa verifica in un ambiente controllato.

Per quanto concerne nello specifico le acque, invece, la verifica microbiologica, effettuata attraverso le analisi di laboratorio, si concentra in particolare sull’eventuale presenza di legionella o altri elementi patogeni, nonché sulla verifica dell'equilibrio di minerali così come indicato in etichetta.

Sicurezza alimentare: l’importanza di un’analisi a 360 gradi

Oltre alle indagini microbiologiche di laboratorio, le realtà specializzate in servizi di sicurezza alimentare possono affiancare le aziende del settore al fine di garantire il corretto svolgimento dei protocolli di sicurezza soprattutto nelle fasi di esportazione verso altri Paesi, ivi incluse le etichettature corrette,il protocollo HACCPe tutto ciò che concerne il Food Safety Plan, senza tralasciare la comunicazione con i distributori finali in caso di anomalie e richiami del prodotto.

In particolar modo, l'etichettatura seguirà specifiche regole quali l'indicazione precisa e puntuale di eventuali sostanze allergizzanti, quantità di specifici valori nutrizionali e, ovviamente, lista completa degli ingredienti. Ogni Paese, poi, può avere esigenze specifiche concernenti il tipo di etichetta e sarà prioritario conoscerne le peculiarità al fine di rispondere alle singole esigenze in fase di export.

Saranno anche valutati i materiali a contatto con l'alimento, specie se imballaggi a diretto contatto con esso: l'acronimo MOCA sta per Materiali e Oggetti a Contatto con Alimenti e corrisponde a una dichiarazione di conformità che va rispettata per legge.

A questo proposito, è bene ricordare che si accerta che i materiali impiegati, di origine plastica o in acciaio inox, non dovranno mai rilasciare nei cibi particelle dannose o tossiche.

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