Smog, a Ravenna già 11 sforamenti (sui 35 ammessi) da inizio anno
Per dieci giorni, i dati registrati dalle centraline Arpae di Ravenna evidenziano valori oltre i limiti per quanto riguarda le polveri sottili (Pm10). Per questo da oltre una settimana sono in vigore le limitazioni aggiuntive a quelle già previste dalla Regione, come il divieto di circolare per le auto alimentate a diesel rientranti nella categoria “Euro 4” o l’obbligo di tenere il riscaldamento di casa a non più di 19 gradi. Misura, quest’ultima, molto sensata dal momento che – rivela uno studio della Regione – il riscaldamento domestico è responsabile del 51% dell’emissione di Pm10 in aria.
Dal 18 gennaio si è assistito ad un rapido innalzamento dei valori rilevati dalle centraline Arpae per quanto riguarda le polveri sottili (50 microgrammi su metro cubo). In via Zalamella, stazione che monitora il traffico urbano, il 19 si registrava un valore di 56, lievitato il giorno dopo a 76. Il valore è restato tale fino a venerdì 28, primo giorno con il valore sotto i limiti di legge. Dati che, se confermati, faranno cessare questa settimana le misure più rigorose della Regione. Di certo le poche precipitazioni non aiutano: l’inverno è da sempre il mese nero dello smog. Gli sforamenti dei valori limiti questo mese sono già stati 11 su 35 consentiti nell’arco di un anno.