Savignano, inaugurata la Fototeca intitolata a Pesaresi
Come apposizione di un’ideale sigillo su “Savignano città della fotografia”, è intervenuta ieri l’inaugurazione della Fototeca comunale “Marco Pesaresi”. In quello che fu il cinquecentesco Monte di Pietà in corso Vendemini 57, la fotografia ha trovato finalmente la propria casa, realizzata grazie all’assegnazione del contributo del bando ministeriale “Fondo Cultura”.
Sarà il luogo, aperto alla consultazione, dove saranno custoditi e valorizzati i fondi fotografici frutto dell’attività svolta a Savignano intorno alla fotografia a partire dagli anni Ottanta: oltre 200.000 documenti suddivisi nelle sezioni “storica”, “cartoline postali” e “contemporanea”. Tra questi il fondo dedicato alla musica da ballo tradizionale, un unicum del genere, che si lega all’archivio delle Edizioni Casadei Sonora;, e l’archivio Marco Pesaresi, donato a Savignano per volontà della famiglia del compianto fotoreporter, composto da 140.000 documenti, fra negativi, provini, stampe, fotocolor. Di tale fondo è stata completata la catalogazione e digitalizzazione grazie anche ad un contributo regionale. I fondi conservati saranno consultabili in Opac Sbn – Rete Bibliotecaria di Romagna e San Marino.
La Fototeca mette inoltre a disposizione uno spazio espositivo di circa 30 metri e due aule studio con 16 postazioni per ospitare le attività di ricerca e consultazione, produzione e studio intorno alla fotografia. Qui batterà inoltre il cuore del Si Fest, il festival di fotografia, nel 2024 alla sua 33a edizione. La dotazione libraria, comprensiva di 4.768 volumi è una delle più importanti, ricche e complete della Regione (servizio che sarà aperto al pubblico dal 22 aprile, con orari: da lunedì a venerdì 9-18 30, sabato 9-13.
Presenti alla storica inaugurazione con le autorità, Isa Perazzini e Mario Beltrambini, rispettivamente presidente e vicepresidente di Savignano Immagini, la fotografa Silvia Camporesi, Maria Grazia Baraghini, responsabile del settore comunale Cultura con lo staff formato da Massimiliano Ottaviani e Andrea Balestri. Il taglio del nastro ha fatto da cornice all’apertura di due mostre di alto valore simbolico oltre che fotografico: “Cartes de visite”, a cura di Giuseppe Pazzaglia e Jessica Andreucci (visibile da oggi negli orari della Fototeca) e “Archivio vivo”, fotografie di Silvia Camporesi, a cura di Mario Beltrambini e Jana Liskova. Quest’ultima mostra resterà aperta alla Chiesa del Suffragio (corso Vendemini), fino al 29 settembre (sabato 15-19 e domenica 10-13 e 15-19). La giornata inaugurale si è conclusa al Cinema Teatro Moderno con la proiezione in anteprima in collaborazione con Dogville del docufilm “Il granchio nudo” di Riccardo Caccia, Michela Fragomeni, Marta E. Antonioli e Elena Padovan. La storia di Marco Pesaresi raccontata attraverso le testimonianze delle persone che a vario titolo hanno fatto parte della vita del fotografo o che ne hanno condiviso il percorso professionale.