Savignano, cavalca ferrovia chiuso per 45 giorni di lavori

Savignano sul Rubicone
  • 13 gennaio 2025

La rampa sul lato est del cavalca ferrovia di via Alberazzo presenta un buco sull’asfalto dovuto a infiltrazioni d’acqua, per la sistemazione del quale prima si è transennata l’area interessata, poi si è chiuso al traffico il ponte.

La prima parte dell’intervento, cominciata a metà dicembre e da poco conclusa, è consistita nell’apertura del buco creatosi a causa del sifonamento, e nel suo drenaggio mediante collocazione di elementi di spurgo. I prossimi step della lavorazione prevedono il riempimento del buco con materiale cementato, allo scopo di portare la base alla quota del piano della carreggiata, e l’esecuzione della soletta in cemento armato. Una volta trascorso il tempo di assestamento per rendere solida la soletta, i lavori si concluderanno con l’asfaltatura finale della rampa. Dall’inizio dell’intervento, la rampa è completamente chiusa al traffico, situazione che rimarrà invariata fino alla fine della realizzazione dell’opera, che interessa l’intera carreggiata.

Contestualmente agli approfondimenti svolti per la progettazione dell’intervento, il cavalca ferrovia è stato sottoposto a un’analisi strutturale, che ha confermato la sicurezza del ponte.

Le lavorazioni in totale impiegheranno 45 giorni, per un importo totale di circa 35.000 euro.

«Quando a dicembre siamo andati a lavorare sul buco, ci siamo resi conto che l’intervento avrebbe dovuto interessare una parte più ampia rispetto all’analisi visiva – dichiarano il sindaco Nicola Dellapasqua e l’assessora ai lavori pubblici Francesca Castagnoli - abbiamo quindi preferito svolgere un lavoro più complessivo rispetto a un semplice rattoppo, affinché l’intervento sia risolutivo per un’arteria così importante per la viabilità del territorio. Con l’occasione, abbiamo voluto sottoporre il ponte a una valutazione strutturale, che ha dato esiti positivi e ha confermato la sicurezza statica del cavalca ferrovia. Ci scusiamo con tutti i cittadini per il disagio, e siamo convinti che, alla riapertura, l’infrastruttura non dovrà essere sottoposta a ulteriori e continui interventi di rattoppo.»

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