Savignano, bagno di folla per l’ultimo saluto a Vincenzo Colonna, imprenditore illuminato

Una chiesa di Santa Lucia gremita, con tante persone in piedi, e molte in attesa fuori dall’edificio di culto ad ascoltare dagli altoparlanti la messa. Il funerale dell’imprenditore Vincenzo Colonna, presidente del gruppo Ivas, morto a 67 anni, ha richiamato oggi pomeriggio una folla composita: oltre ai parenti e ai tanti amici, erano presenti rappresentanti delle istituzioni, e anche i sindaci di Savignano, dove abitava, e di San Mauro dove lavorava; esponenti del mondo industriale di tutta la provincia, dove era stato presidente di Confindustria, con una folta presenza del calzaturiero sammaurese; dipendenti ed ex dipendenti; gente comune di tutte le età. A testimonianza di quello che Vincenzo Colonna era: una persona stimata e benvoluta, sia come imprenditore che come filantropo.

Il rito funebre è stato concelebrato da don Giampaolo Bernabini, parroco di San Mauro Pascoli e amico personale di Colonna.

I figli

La cerimonia è iniziata con un toccante ricordo fatto leggere dai figli Jacopo, Valentina e Federico. «È quasi impossibile lasciarti andare, babbo. Hai sempre dimostrato il tuo affetto con i fatti», hanno detto. Ne hanno sottolineato i pregi, come la determinazione, la dignità, la forza, la gentilezza, il rispetto per le persone, e il modo in cui ha vissuto la malattia, «giorno dopo giorno, senza lamentarsi, con grande coraggio». Infine, una promessa: «Vogliamo continuare il cammino sulla strada da te tracciata, umana e imprenditoriale. Grazie di tutto».

Il parroco

Don Giampaolo Bernabini ha ricordato «la persona importante a cui la tanta gente presente ha voluto bene». Ha aggiunto: «Come imprenditore eri stimato, capace, saggio, lungimirante. Sapevi stare con tutti, dall’uomo della strada agli industriali. Sapevi fare scelte innovative e coraggiose, ma l’azienda era gestita come una grande famiglia ed eri attento ai problemi della gente». Il sacerdote ha poi ricordato quanto era fiero dei suoi figli e lo splendido rapporto con la moglie Gloria. «Sei stato un esempio luminoso», ha concluso.

Gli amici

Alla fine della funzione sono stati letti diversi messaggi, che hanno raccolto applausi. Come quello di due amici di lungo corso, che frequentavano Vincenzo Colonna da sempre e ne hanno ricordato carisma, signorilità, gentilezza, autorevolezza. Dopodiché hanno aggiunto: «Anche nella malattia ci hai insegnato come si affronta la tempesta».

Il nipote

Ha preso poi la parola un commosso Filippo Colonna, amministratore delegato del gruppo Ivas, e figlio del fratello Werther, scomparso alcuni anni fa. «Eri un uomo del fare - ha detto - e anche nella malattia sei stato un grande esempio di sobrietà e tenacia, dando tranquillità agli altri. Come sul lavoro sei stato un grande insegnamento». Ha quindi letto un messaggio dei dipendenti, che lo hanno ricordato come altruista e disponibile per gli anziani e pieno di attenzione per i giovani.

I dipendenti

Non è stato questo l’unico messaggio arrivato dalle maestranze del gruppo Ivas. Sono intervenuti prima un dirigente e poi una giovane donna con un messaggio firmato “La tua seconda famiglia”, in cui lo ha descritto come «un datore di lavoro visionario e caparbio; un leader gentile», con la porta dell’ufficio sempre aperta, umile, ma prodigo di insegnamenti.

Le associazioni

Vincenzo Colonna è anche stato ricordato pubblicamente da membri del Rotary club della Valle del Rubicone, che aveva contribuito a fondare nel 2002, e dell’Accademia dei Filopatridi, di cui è stato presidente negli ultimi tre anni.

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