Rubicone, oltre 250 studenti in campo con “Sports for Peace”

Ben 250 partecipanti per la dodicesima edizione di “Sports for peace”. Grande adesione, sabato scorso, per gli studenti degli istituti comprensivi di San Mauro Pascoli e Savignano per promuovere la pace attraverso la pratica dello sport.
La filosofia dell’iniziativa
Applaudire il successo degli altri come il proprio, non mollare mai anche quando è più difficile, le grandi mete si possono raggiungere solo insieme. Sono alcune delle regole del fair play sportivo che hanno guidato la dodicesima edizione di “Sports for peace”. L’evento è stato ospitato al campo sportivo di via Galvani dall’Asca Castelvecchio Cesena calcio femminile che ha messo a disposizione il campo e le attrezzature. L’evento rientra nel più ampio progetto “Coloriamo le città per un mondo unito”, di cui fa parte anche la “Fiera di primavera” del prossimo 11 maggio, ed è nato dal movimento dei Focolari che in zona è portato avanti dall’associazione Focolari Romagna aps. A sfidarsi c’erano circa 250 ragazzi delle seconde classi della scuola media “Giovanni Pascoli” di San Mauro Pascoli e della scuola media “Giulio Cesare” di Savignano, tra calcio, volley, corsa, basket, bike, dodgeball, arti marziali e altri sport. In tutto 12 discipline sportive sperimentate secondo la regola d’oro del “Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te”.
Un progetto corale
Tante le società sportive che hanno collaborato: Rubicone for sport-Marianna Trail, Team km zero, Budokan San Mauro Pascoli, Officina arti marziali Savignano, Podistica Seven, Longiano Volley, Avis Savignano e Pubblica Assistenza del Rubicone. Sponsor Romagnabanca e 3G Ortofrutta. Anche i sindaci Moris Guidi e Nicola Dellapasqua hanno portato il loro saluto.
Una giornata di solidarietà
«Ogni anno è un miracolo sportivo – afferma entusiasta l’ideatore e organizzatore della manifestazione Francesco Polverelli -. Un insieme di persone, volontari, si mettono al servizio di questi ragazzi per dare vita tutti insieme a questa sfida in cui vince chi meglio rispetta le regole del fair play». «Questo evento cerca di andare oltre il tradizionale principio della competizione - rimarca il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di San Mauro Pascoli Jaime Amaducci – facendo propria la regola d’oro che è alla base di tutte le religioni. In questo momento in cui il pianeta è devastato dalla sofferenza delle guerre, della morte, della sofferenza, non solo globale ma anche locale, gli “abitanti” della scuola vogliono mostrare ai ragazzi che i conflitti si possono superare trasformando il principio mors tua vita mea, in: vita tua sic vita mea».