“Noi che resistiamo in un borgo di 60 abitanti”: la Casa della Compagnia rilancia a San Giovanni in Galilea

Savignano sul Rubicone
  • 24 novembre 2023

Nuova gestione alla “Casa della Compagnia”, che da 109 anni è un faro per San Giovanni in Galilea: pericolo scampato quello è l’ultimo esercizio pubblico che resiste nel delizioso borgo, con una grande funzione sociale.

In quella piccola località collinare nel comune di Borghi, che domina la pianura con vista del litorale da Ravenna a Cattolica e noto per la “Festa del Mutor” e per la presenza del Museo Renzi, da anni c’è un unico ritrovo per i circa 60 residenti del posto. Eppure, fino a metà del secolo scorso, San Giovanni in Galilea era un centro vivo, che contava quasi mille abitanti includendo gli abitanti delle campagne circostanti. Ora nell’intera frazione ne sono rimasti un quarto e appena una sessantina nel borgo. La forte emigrazione verso la pianura ha impoverito servizi e socialità nel territorio e oggi solo la bella chiesa e il circolo Acli restano i luoghi di incontro per i residenti.

La “Casa della compagnia” nacque nel 1914 in un locale adiacente alla sede attuale. Prima della seconda guerra mondiale fu anche chiuso per una legge che sopprimeva enti di questo tipo. Nel 1945 riuscì a ripartire in capo alle Acli, le Associazioni cristiani lavoratori italiani. Dopo anni difficili, nel 1983 rifiorì grazie al dinamismo di Benito Magnani, oggi scomparso, e per merito di un comitato direttivo molto determinato, oggi presieduto da Giovanna Barbieri.

Nuova gestione

Nel mese scorso c’è stato un cambio di gestione. Il precedente titolare, dopo quattro anni, ha lasciato e il comitato direttivo ha avuto un momento di preoccupazione. Ma si è riusciti a coinvolgere una coppia di Borghi capoluogo, che con entusiasmo ha raccolto il testimone.

Ivan Bombardi e Donatella Di Flumeri avevano avviato nel 2022 un’attività di ristorazione mobile tramite un food-truck. Adesso hanno deciso di dedicarsi alla rinascita del Circolo.

«Con il nostro food-truck ci stavamo recando a Mantova per un’iniziativa gastronomica - raccontano con un sorriso - e mentre eravamo in autostrada ci hanno chiamato dal direttivo del Circolo, prospettando di darci incarico nella gestione nella “Casa della compagnia”. L’idea ci è piaciuta subito ed eccoci qua al lavoro. Il food-truck adesso è posteggiato in garage e magari lo rimetteremo in opera la prossima estate, quando i locale chiuderà per ferie. Ora siamo felici di essere qui e di gestire questo esercizio e abbiamo in mente di arricchirlo con serate di cultura e intrattenimento».

Scorte per i periodi di neve

«Nelle prossime settimane - aggiungono i nuovi gestori - abbiamo anche intenzione di fare scorte alimentari da mettere a disposizione per emergenze nel periodo invernale. Visto che la licenza lo permette, pensiamo di acquistare una certa quantità di generi a lunga conservazione, come pasta, scatolame, surgelati. Quando nevica a San Giovanni in Galilea, e capita di solito tre o quattro volte durante l’inverno, il borgo rimane isolato e soprattutto per gli anziani non è facile raggiungere i negozi di Sogliano. Così saremo noi che, alla bisogna, forniremo loro un’alternativa».

Intanto, nei giorni scorsi, il parroco di San Giovanni in Galilea, don Wieslaw Gutowski, è stato sostituito da don Gino Gessaroli, già parroco di Borghi capoluogo. Il vescovo monsignor Nicolò Anselmi, dopo aver celebrato la messa, confortando i parrocchiani, ha portato un saluto di benvenuto ai nuovi gestori.

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