Donna investita a Santarcangelo: "Colpa di un moscerino nell'occhio"

SANTARCANGELO. «Ho perso il controllo per colpa di un moscerino che mi è entrato in un occhio». È la prima spiegazione data dell’autista 80enne che lunedì scorso, con il proprio Suv, è piombato addosso, uccidendola sul colpo, a Carmen Manuela Porcos giovane mamma di nazionalità romena a passeggio con il figlio. Parole dette agli agenti della Polizia locale dell’Unione dei Comuni della Valmarecchia intervenuti per eseguire i rilievi della tragedia, che puntualmente le hanno trascritte nel verbale inviato agli uffici della procura della Repubblica, al terzo piano del palazzo di giustizia di Rimini. Incartamento ora sulla scrivania del pubblico ministero Luca Bertuzzi che sul dramma, consumatosi davanti agli occhi del solo bimbo di appena 6 anni, ha aperto un fascicolo per omicidio stradale. Il magistrato comunque disporrà ulteriori accertamenti. Il perché è presto detto. In un secondo tempo, infatti, pare che l’anziano conducente, abbia detto di aver avuto l’incidente poco dopo essersi sottoposto a una invasiva e debilitante seduta medica in ospedale. Un trattamento cui, di norma, al paziente, tra le tante cose, è sconsigliato di fare una lunga serie di cose, compreso il sedersi dietro ad un volante. Nei prossimi giorni se ne dovrebbe sapere di più.

La tragedia
La tragedia è avvenuta a Montalbano, nelle campagne al confine tra Santarcangelo e Savignano sul Rubicone, intorno alle 15.30. La Nissan verde con a bordo l’80enne, in viaggio verso casa, percorreva la Provinciale 11 quando ha investito Carmen Manuela Porcos, all’altezza dell’incrocio con via Prati Balzi, in corrispondenza del bar Amati. La donna, di origini rumene, ma da anni residente in zona, stava passeggiando sul ciglio della strada insieme al figlioletto. Davano le spalle al Suv. Per questo non ha avuto nessuna possibilità di evitare l’investimento quando improvvisamente la Nissan l’ha centrata in pieno e l’ha scaraventata sull’asfalto. L’impatto non le ha lasciato scampo: e lì, sul selciato, è poi rimasta coperta pietosamente da un lenzuolo bianco. Purtroppo, infatti, nonostante i lunghi minuti di massaggio cardiaco cui è stata sottoposta, al medico di Romagna soccorso, non è rimasto purtroppo altro da fare che redigere il certificato di morte.

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