Lo storico hotel “Lo scoiattolo” in Campigna cambia gestione e torna al passato

È un cambio di gestione ma allo stesso tempo un ritorno a casa. Lo storico hotel Lo scoiattolo, nel cuore di Campigna, qualche giorno fa è passato dalle mani di Maura Cocchi e Giorgio Amadori che lo hanno gestito per 38 anni a quelle di Guido Michelacci i cui nonni sono stati proprietari della medesima struttura prima dei coniugi neo pensionati.

Una continuità imprenditoriale dunque che, di fatto, è anche un ritorno alle origini per la famiglia Michelacci. A salutare la nuova, giovane gestione venerdì c’era una folta schiera di clienti accorsi anche per salutare i gestori uscenti che, in questi quasi 40 anni, non hanno mai fatto mancare una calda ospitalità. L’amministrazione comunale, come tutta la comunità, ha accolto con gioia il passaggio di consegne che ha permesso di assicurare una continuità imprenditoriale senza abbassare mai la serranda.

«L’amministrazione comunale – scrive il Comune di Santa Sofia sulla propria pagina Facebook – saluta e ringrazia Maura e Giorgio ed augura a Guido un buon lavoro a Campigna, nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi». Classe 1992, Guido Michelacci ha probabilmente nel dna lo Scoiattolo. I nonni, Marna e Franco Ravaioli, furono proprietari e gestori della struttura prima che questa passasse a Maura e Giorgio fino a qualche giorno fa.

Punto di riferimento per i numerosi escursionisti, Lo Scoiattolo è da sempre sinonimo di Campigna e punto di riferimento per ristorarsi sia dal punto di vista gastronomico, con il meglio della tradizione toscana a quella romagnola, che luogo in cui riposarsi e godere della natura. Oltre a circa 100 coperti assicurati dal ristorante, vanta anche una decina di camere da letto. Una struttura ricettiva fondamentale per dare risposta ad un turismo crescente.

«Come amministrazione – dicono dal Comune di Santa Sofia – si cerca sempre, laddove possibile, di rendere più agevole il fare impresa e sviluppare proprie attività. In questo senso, stiamo strutturando un bando rivolto alle attività aperte nell’ultimo anno che prevederà incentivi una tantum proprio a supporto di chi continua ad investire nel territorio. L’idea è quella di renderlo strutturale e riproporlo ogni anno. Un piccolo ma tangibile segno di attenzione per sostenere l’imprenditorialità locale».

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