San Mauro Pascoli, la start up “Numero Chiuso” vola nel Regno Unito

La startup calzaturiera di San Mauro Pascoli, “Numero Chiuso”, vola oltreconfine. Più precisamente nella Manica, acquisita dal più importante e famoso marchio londinese, riferimento mondiale nelle vendite di prodotti di lusso. Al centro dell’accordo, perfezionato nei giorni scorsi, l’innovativo l’algoritmo ideato due anni fa da Vincenzo Ametrano nella produzione di scarpe su misura di alta fascia per donne curvy.

«Tutto è nato nel 2022 quando ci siamo accorti che c’era un vuoto nel panorama della calzatura femminile dal momento che nessuno proponeva un servizio di scarpa su misura – spiega l’imprenditore sammaurese - Pare incredibile ma è così. Ci siamo così focalizzati nell’alta gamma consapevoli che i piedi delle donne, in particolare la fascia curvy, hanno una loro unicità che le distingue in termini di lunghezza, larghezza e forma. Mettendo insieme le svariate richieste di calzature che ci sono arrivate, abbiamo notato che alcune caratteristiche si ripetevano. Abbiamo così iniziato a ragionare su un modello che mettesse in relazione alcuni tratti comuni: altezza, forma fisica, età, particolarità dei piedi. Ragionando su questi dati, attraverso una serie di simulazioni, siamo riusciti a ideare un algoritmo che consentisse di trovare un canone con possibilità di errore molto bassa. In sostanza attraverso il sistema di Numero chiuso è possibile costruirsi una scarpa su misura secondo i propri desiderata in fatto di stile e portabilità».

A supporto del progetto di Ametrano c’è stata la scuola del Cercal attraverso l’incubatore di startup Tech for fashion hub con sede a Villa Torlonia. «Il supporto del Cercal è stato fondamentale nel nostro percorso», prosegue Ametrano. Una volta definito il progetto, il passo successivo è stato il confronto col mercato trovando riscontro nel più importante e famoso marchio londinese che ha voluto acquistare l’intera startup. «Paradossalmente mi ero presentato a loro per vendere le scarpe e invece mi sono ritrovato a cedere l’intero pacchetto». Oltre a Numero chiuso, Ametrano ha ceduto anche un’altra sua creatura, “Laura Gioppi”, specializzata con lo stesso sistema matematico nella realizzazione di plantari anatomici.

Insomma, una doppia soddisfazione per Ametrano, imbattutosi per caso nell’universo della scarpa. «Lavoravo nel settore dell’energia elettrica e mi avevano chiamato per una consulenza per un laboratorio di accessori che stava chiudendo. Ho così scoperto un mondo che non conoscevo e che aveva degli incredibili vuoti in alcuni segmenti di offerta come nel caso delle scarpe su misura. È una sfida che ho preso a cuore e oggi ho la grande soddisfazione di questa start-up, nata con l’obiettivo di portare innovazione e rivoluzione nel mondo delle calzature, finita addirittura oltreconfine».

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