San Marino, pacchetto anti-denatalità: primo passo in Commissione

Approvato l’ordine del giorno che impegna il Congresso di Stato a contrastare la denatalità. Previsto un monitoraggio costante sui dati delle nascite per individuare ulteriori incentivi per le famiglie in termini di nuovi servizi per coniugare carriera e vita privata. Sarà valutata inoltre la possibilità di costituire un Fondo a sostegno della natalità per supportare le madri che non avrebbero diritto ai sussidi in quanto disoccupate o lavoratrici autonome. Si potenzieranno infine gli assegni familiari e altri istituti di carattere economico commisurati all’Icee. Misure a sostegno della natalità e riorganizzazione scolastica. Sono questi i due temi confluiti nella seduta di ieri che ha riunito le commissioni consiliari permanenti I e IV. «La volontà della maggioranza - spiegano i partiti in una nota congiunta - è di proporre un percorso partecipato, di responsabilità comune, che coinvolga le forze politiche, le parti sociali, le associazioni attive sul territorio e tutte le istituzioni che operano a contatto con le famiglie».
A illustrare le dimensioni preoccupanti dell’inverno demografico in corso sul Titano è stato il segretario di Stato per la Giustizia Stefano Canti, evidenziando il dato relativo al tasso di fecondità «che nel 2024 ha raggiunto lo 0,84, valore tra i più bassi d’Europa».
Cause e proposte
Andrea Ugolini (Dc) individua come causa dell’inverno demografico «la sfiducia verso il futuro» osservando che per la ripartenza «servono tre condizioni: casa, sicurezza economica, un buon lavoro». Dal canto suo Guerrino Zanotti (Libera) sottolinea lo squilibrio dei sostegni a disposizione dei genitori lavoratori nel settore privato rispetto ai dipendenti pubblici. Ad introdurre il nodo scuola è invece Matteo Casali (RF) chiedendo di evitare la chiusura dei plessi scolastici «ma anche una reale equiparazione tra il livello di preparazione e il lavoro svolto». Infine il segretario per l’Istruzione Teodoro Lonfernini invita a andare oltre gli interventi «per compartimenti stagni» avviando un’analisi culturale «sul perché siamo arrivati a questo punto». Sulla riorganizzazione scolastica intervengono sia il partito di opposizione Repubblica futura che la Dc.
Quest’ultima in particolare rassicura la popolazione evidenziando «l’importanza di procedere con scelte graduali capaci di migliorare l’intero sistema». Quanto a Rf, ricorda di aver inserito nel proprio programma elettorale la necessità di assicurare la permanenza di almeno un plesso scolastico di scuola d’infanzia e di elementari in ciascun Castello, «in modo da evitare lo spopolamento delle realtà più piccole e mantenere in esse importanti presidi culturali». Peccato, conclude, «avere perso sette anni», considerando che dal 2018, quando emerse il trend negativo delle culle, nessuno si è mosso.