San Marino. Morta all’improvviso la cagnolina Icy, si sospetta un altro avvelenamento
Cani avvelenati, un nuovo caso sul Titano. Aveva un anno e mezzo la piccola Icy ed era arrivata a San Marino tramite una staffetta dal rifugio di Avellino in Campania. La fermavano in molti allo sgambatoio del parco Laiala dove passeggiava spesso con la nuova famiglia. A incuriosire erano i suoi occhi: l’uno molto scuro e l’altro di un azzurro intenso. Nella stessa cornice, lunedì scorso, si è consumato il dramma quando la bestiola si è sentita male prima di spirare tra dolori strazianti.
Il proprietario, addolorato, sottolinea di non aver intenzione di lasciare nulla al caso: «Stiamo facendo accertamenti tramite l’autopsia – dice -. Presumo si tratti di avvelenamento o ingestione di sostanza tossica, ma l’unica certezza è che la tragedia è successa fuori casa durante la solita passeggiata». Da più parti, intanto, ci si chiede se sia comparso un emulatore del killer che, anni fa, aveva diffuso il panico in Repubblica.
Un po’ di storia
L’ultimo decesso si è registrato a dicembre 2024 in zona via del Voltone mentre i primi avvelenamenti di cani in Città risalgono al 2011 quando furono gettate esche in parchi pubblici e cortili privati. Due cani persero la vita e venne sospesa un’esposizione canina internazionale. Seguì una tregua finché nel 2022 in zona Monte Cerreto si verificarono altri 7 casi di cui 3 fatali. All’epoca l’Associazione italiana difesa animali e ambiente offrì una ricompensa per individuare il responsabile. Seguì un decreto legge. Intanto sul web emergono altri episodi targati 2024. In aprile una famiglia ha rischiato di perdere la sua cagnolina ma la causa è tuttora nebulosa. «Si è resa necessaria una trasfusione di sangue – affermano i proprietari - per un forte aumento di globuli bianchi oltre a un’immunoterapia durata mesi».
Nessun lieto fine a Fiorentino dove Pippi è morta il 18 dicembre scorso, per aver ingerito del topicida, come confermato dagli esami. «Purtroppo – spiega la proprietaria - questi veleni causano emorragie interne senza sintomi: quando ce ne siamo accorti era troppo tardi». Fioccano j’accuse anche a Montegiardino dove in tanti puntano l’indice sulla fuoriuscita di bustine dalle trappole per topi sistemate intorno al castello.