San Marino. La denuncia del frontaliere: «Metà pensione se ne va via in tasse»

San Marino

Piú della metà della pensione se ne va in tasse doppie. È il caso di Giuliano Brugnoli, 69enne santarcangiolese, che ha lavorato 35 anni come frontaliere a San Marino nell’industria Decsa di Serravalle. Un percorso coronato otto anni fa dalla pensione e da una relativa serenità finché l’agenzia delle entrate gli chiede un accertamento. È il 7 luglio del 2022 e il suo commercialista spedisce subito la denuncia dei redditi all’ufficio competente. La doccia fredda arriva il 22 dicembre dello stesso anno, quando viene consegnata la prima cartella esattoriale con richiesta di pagare, entro 60 giorni, il credito di imposta, in pratica l’equivalente delle tasse pagate sul Titano. Brugnoli non ci sta e impugna i documenti. «A differenza di tanti – premette – ho sempre fatto la dichiarazione dei redditi perciò mi sono rifiutato di pagare altre imposte». Ma le premesse non sono rosee. La seconda cartella esattoriale viene recapitata a ottobre 2023.

Amaro epilogo

La resa risale ai giorni scorsi, quando il 69enne depone le armi sottoponendosi al duplice salasso, per non trovarsi bloccato il conto corrente e pignorati i beni. Dati alla mano, al Titano va il 22% della sua pensione e all’Italia il 28%, perciò gli resta meno della metà della pensione. È sua moglie Silvana Vicini, casalinga, a affondare il dito nella piaga. «È dura subire un’ingiustizia dopo una vita di lavoro, otto ore al giorno oltreconfine».

Danno oltre alla beffa

Ammesso che la situazione si sblocchi, le spese legali resteranno a loro carico e fra ricorso e Map (Messa alla prova), per segnalare il problema a Roma, si parla di migliaia di euro. «Due Paesi si stanno litigando la mia pensioncina – allarga le braccia il diretto interessato –. Il segretario alle Finanze Marco Gatti ha risposto a una mia mail spiegando che le tasse le devo pagare sul Titano, in base all’articolo 18 della Convezione Italia-San Marino in vigore dal gennaio 2014. Al contrario l’agenzia delle entrate mi invita a sborsarle in Italia». Di necessità i due coniugi fanno virtù, progettando di formare un comitato e cercando qualcuno che sia disposto a presiederlo con il tempo e la voglia di andare a confrontarsi con i parlamentari.

Le regole

La convenzione bilaterale contro le doppie imposizioni prevede che pensioni e altre remunerazioni pagate a un residente di uno stato contraente siano imponibili solo in quello Stato. Quindi a San Marino. Eppure gli oltre 2300 frontalieri che hanno lavorato sul Titano continuano a pagare una doppia tassazione sulla propria pensione. Il controverso tema, su cui aleggiano interpretazioni diverse, è già sul tavolo tecnico dei due governi ma finora solo i lavoratori svizzeri e monegaschi sono stati graziati. Ora pagano solo il 5% delle tasse in Italia visto l’emendamento inserito nella scorsa finanziaria.

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