San Marino, ex tiro a volo: accordo con una società del gruppo Alpitour

San Marino

Un “ramo di gestione alberghiera”, in pratica una struttura ricettiva tutta da costruire, spunterà nell’area dell’ex Tiro a volo. Il Congresso dà mandato per l’accordo con una società del gruppo Alpitour: andrà stilata entro il prossimo 30 aprile la proposta delle condizioni per la concessione in uso della zona incastonata sul monte Titano, all’ombra della Terza Torre. Ad annunciare il cambio di passo è la delibera 53 del Congresso di Stato emanata il 23 marzo scorso, una volta considerata la valenza della manifestazione di interesse presentata dalla società VOIhotels spa nata per volontà del Gruppo Alpitour, «per aprire un ramo di gestione alberghiera improntato sui valori della vera ospitalità italiana e che oggi rappresenta una catena che gestisce 22 strutture alberghiere di vocazione principalmente leisure». Visto l’esito dell’avviso internazionale esplorativo nella raccolta di manifestazioni di interesse per la riqualificazione della zona, il Congresso dà mandato alle Segretarie al Territorio, al Turismo e all’Industria di attivare con VOIhotels la fase negoziale che dovrà portare, entro il 30 aprile «alla proposta del testo delle condizioni per la concessione finalizzata alla realizzazione del progetto di valorizzazione, da autorizzarsi con successiva deliberazione».

Le critiche

La concessione in uso ha scatenato da mesi una duplice e rovente polemica, in primis per un bando lampo internazionale che, lanciato a fine dicembre 2022, concedeva solo 10 giorni lavorativi, nel mezzo delle feste natalizie, per partecipare entro le ore 12 del 12 gennaio scorso. Quanto al contratto, avrà una durata da un minimo di 20 a un massimo di 30 anni, prorogabili per ulteriori investimenti di valorizzazione dell’area. Il fronte del “no” comprendeva quanti difendevano il valore paesaggistico dalle colate di cemento. In particolare l’Associazione micologica si era scagliata contro l’ipotesi per scongiurare l’abbattimento di centinaia di alberi, tra cui antiche querce, nonché la biodiversità collegata. Ora il vicepresidente, Sante Vagnetti fa presente che «è in calendario per venerdì una riunione che punterà i fari sul progetto che suscita contrarietà anche dai social». Nella protesta si era levata anche la voce del capitano di Castello di Città, Tomaso Rossini, che nell’aprile 2022 aveva portato in Svizzera, all’attenzione del forum dei sindaci, la proposta di creare in zona un centro polivalente a disposizione della cittadinanza.

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