San Marino, ex Electronics: riapre la storica sede

Un nuovo negozio aprirà sulle ceneri dell’Electronics. Lo storico centro commerciale che sulla consolare di Serravalle, all’altezza di Domagnano, aveva chiuso i battenti l’8 giugno del 2014, dopo 45 anni di attività. Anticipando tempi e mode, lo shopping center era risultato a lungo all’avanguardia, ma non solo nel campo dell’elettronica con le ultime novità e una gamma completa di articoli di varie marche. il numero dei reparti era stato ampliato fino a includere settori dedicati all’intrattenimento, con videocassette e dvd fino agli hobbie, dal fitness alla fotografia, passando per oggettistica e orologeria, incluse liste nozze e complementi d’arredo. Come recitava lo slogan: «Tutti vendono, noi vi aiutiamo a comprare».

Fiore all’occhiello dell’economia

Un Eldorado cancellato dalla crisi economica che aveva falciato gli acquisti non prioritari. A nulla erano serviti gli sforzi dell’ex patron del San Marino calcio nonché imprenditore, Germano De Biagi, che per arginare le criticità aveva puntato prima sulla riqualificazione dei 5mila metri quadri e poi nel 2013 sulla riduzione degli spazi di vendita, da tre a due piani. Il colosso, meta anche di tanti italiani, si era ristretto al piano terra, conservando magazzino e uffici. Fino all’ultimo capitolo, quando era fallito il piano di rilancio sostenuto da banche del Titano. Nella curva discendente, la mecca degli appassionati di elettronica era stata costretta a licenziare 20 dei 76 dipendenti. Alla chiusura ufficiale del 2014 parte del personale era confluita all’Euronics al Centro commerciale azzurro di Serravalle. L’impero stimato in 30 milioni di euro nel 2008 aveva lasciato il posto al discount D-più, collocato all’ultimo piano, mentre i restanti due erano rimasti sfitti.

Almeno fino ad oggi, dove a svelare il cambio di testimone sarebbero accurate pulizie dedicate allo stabile nei due piani rimasti sfitti, mentre il piano terra è già occupato da un discount. Sui social è già partito il toto nome: in molti sostengono che sarà un’importante ditta di Valdragone a raccogliere l’eredità di un pilastro del tessuto economico locale, ma dall’amministrazione dell’azienda non smentiscono, né confermano.