San Marino, evasione fiscale alle stelle: “Più di un miliardo di euro all’estero”
Dichiarazioni dei redditi 2022: elusione fiscale alle stelle. «I residenti a San Marino detengono all’estero somme superiori a un miliardo di euro». Il dato emerge dall’analisi dei dati fiscali del 2022, condotta da Csdl (Confederazione sammarinese del lavoro).
Confronto con il Belpaese
Uno studio, quello del sindacato, che sarà pubblicato a breve e che prende le mosse dal confronto con la vicina Italia, dove l’economia sommersa viene stimata in misura pari «ad oltre il 10% del Pil» (prodotto interno lordo, ndr). Cifre, a parere di Csdl, verosimilmente analoghe alla situazione del Titano. Si tratterebbe, in buona sostanza, di circa 170 milioni di euro, «che produrrebbero qualche decina di milioni di maggiori entrate». La differenza tra i due Stati risiederebbe nei controlli che, sempre a detta della Confederazione, sarebbero minori e meno condivisi. Il riferimento agli anni 2017-2020 svela però «che gli accertamenti svolti dall’Ufficio Tributario (tra 200 e 750 annui), producono risultati tutt’altro che trascurabili: ossia importi annui compresi tra i 3,5 ed i 5,3 milioni, di cui le sanzioni costituiscono una componente rilevante, a fronte di un maggiore imponibile contestato che varia dai 10 ai 22 milioni annui circa».
La schiera dei Paperoni
In Italia, tuttavia, i dati vengono diffusi «a cadenze regolari, indicando anche le modalità e le percentuali di successo dei controlli effettuati». Altra musica, lamenta Csdl, a San Marino, «dove il resoconto degli accertamenti non viene pubblicato, come la tipologia di controlli effettuati, quasi fossero circostanze da tenere nascoste». D’altronde sul Titano, il reato di evasione fiscale scatta solo al superamento di 25mila euro di imposta evasa annua, ovvero a fronte di un imponibile di circa 150mila. Ma un dato eclatante c’è e risulta relativo alle disponibilità «di somme di denaro, metalli preziosi e strumenti finanziari, detenuti all’estero dalle persone fisiche residenti a San Marino»: le ultime informazioni ricevute sono relative al 2020, quando l’importo complessivo «era pari a circa un miliardo di euro e dovrebbe essere relativo a qualche migliaio di persone». Pur convenendo che la bassa fiscalità debba rimanere «una delle attrattive del sistema San Marino», tuttavia per il sindacato occorre fare in modo «che sia agevole cogliere in fallo chi è inadempiente e che, in tal caso, la pena sia consistente e certa».
© RIPRODUZIONE RISERVATA