San Marino e le residenze atipiche: aumentati reddito e patrimonio

San Marino

Reddito minimo da 120mila euro e un patrimonio immobiliare da 300mila nelle banche del Titano. Residenze atipiche, in arrivo il giro di vite. Si è aperta con toni accesi la seduta della commissione consiliare riunita ieri, per passare al setaccio un centinaio di emendamenti sul progetto di legge per l’emergenza casa, presentato dalla segreteria di Stato per il Territorio.

Le residenze atipiche

«La maggioranza – precisa il segretario competente Matteo Ciacci - ha operato alcune modifiche dopo i confronti con le forze sociali, economiche e l’associazione bancaria che vanno ad integrare ulteriormente il testo depositato in prima lettura». In particolare si intendono bloccare gli effetti distorsivi sulle residenze atipiche «che purtroppo – riconosce - hanno accelerato o ampliato le difficoltà nel trovare appartamenti ad affitti ragionevoli da parte di cittadini sammarinesi». Per questo, il governo e la maggioranza sono già intervenuti, sulle residenze atipiche a regime fiscale agevolato, per innalzare i requisiti dai 50mila ai 120mila euro annui di reddito. Ora viene introdotta una doppia caratteristica: «Il residente atipico dovrà avere sia un reddito annuale dimostrabile da 120mila euro, oltre a 300mila euro di patrimonio immobiliare, detenuto dal sistema bancario sammarinese».

Un freno ai Paperoni

Una soluzione, quella messa a punto, che convince a metà Emanuele Santi di Rete. «Negli emendamenti – chiosa il rappresentante dell’opposizione - si proponeva di raddoppiare il reddito minimo per richiedere la residenza da 120 a 240mila euro, raddoppiando anche il patrimonio, che sarebbe passato a un milione di euro anziché 500mila». Conferma che in questi anni le residenze tipiche abbiano provocato distorsioni. Per questo all’articolo 2 bis, aveva suggerito di aggiornare la rendita catastale «del 300%» a chi affitta a residenti atipici. Altra idea era raddoppiare da 10mila a 20mila euro l’importo minimo da sborsare «per chi assume la residenza con regime fiscale agevolato e oggi paga il 7% sul reddito dalle persone fisiche».

Emergenza casa

Quanto all’emergenza abitativa, Ciacci spiega che sarà ampliata, senza distinzione di età, la platea dei beneficiari del mutuo prima casa con garanzia dello Stato e tasso con spread massimo fisso del 2,5%. Sul piatto 5 milioni di euro in un semestre. L’acquisto dovrà riguardare abitazioni sui 200 metri quadri ma escludendo balconi e portici. Ridotto, inoltre, l’importo massimo del mutuo su cui viene calcolato il contributo statale: non più 300mila euro bensì 250mila. Dalla maggioranza, con una nota congiunta, ribadiscono che il pdl favorisce la ripresa «del comparto delle costruzioni e delle ristrutturazioni», con il recupero di immobili e l’efficientamento energetico. Si introduce infine uno strumento «per monitorare gli immobili sfitti o incompleti, con la raccolta di informazioni per definire nuove politiche abitative e incentivare».

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