San Marino, da Israele al Kosovo, ecco i nuovi ambasciatori sul Titano

San Marino
  • 20 marzo 2025

SAN MARINO. Quattro nuovi ambasciatori straordinari e plenipotenziari hanno presentato oggi a Palazzo Pubblico, nelle mani dei Capitani Reggenti, Francesca Civerchia e Dalibor Riccardi, le lettere credenziali che li accreditano a svolgere l’adempimento istituzionale presso la Repubblica di San Marino. Presentati in udienza ufficiale dal Segretario di Stato per gli Affari Esteri Luca Beccari, si sono ufficialmente insediati presso la Repubblica gli alti plenipotenziari dei seguenti Paesi: Repubblica dell’Uzbekistan, Israele, Repubblica della Costa d’Avorio e Repubblica del Kosovo.

Nella giornata di ieri, Beccari ha incontrato a Palazzo Begni, singolarmente, i nuovi ambasciatori, sviluppando un articolato confronto sui temi propri dei rapporti bilaterali esistenti. Con l’Ambasciatore della Repubblica dell’Uzbekistan, S.E. Abat Fayzullaev, il Segretario di Sato ha avuto l’occasione di approfondire ipotesi di collaborazioni in ambito economico, culturale, turistico e commerciale, proponendo intese bilaterali nei medesimi settori.

Il Segretario di Stato ha proseguito gli incontri accogliendo l’Ambasciatore dello Stato d’Israele, Jonathan Peled, con il quale è stata affrontata la situazione attuale in merito alla quale San Marino ha espresso preoccupazione, rinnovando comunque l’appello al dialogo, alla riconciliazione fra le Parti e alla cooperazione internazionale; richiamate le storiche buone relazioni fra i Paesi e la costante collaborazione bilaterale.

Con l’Ambasciatore delle Repubblica della Costa d’Avorio, Nogozène Bakayoko, primo Ambasciatore accreditato a San Marino, il colloquio ha favorito l’apertura di proficue forme di collaborazione, siano esse nella sfera bilaterale e multilaterale, con particolare riferimento al settore economico, sociale e accademico.

È stato poi ricevuto a Palazzo Begni dal Segretario di Stato l’Ambasciatore della Repubblica del Kosovo, S.E. Nita Shala, con la quale sono stati approfonditi i temi propri delle relazioni bilaterali, nonché vagliate eventuali opportunità di ampliamento della collaborazione negli ambiti di comune interesse e la concreta implementazione delle intese esistenti.

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