San Marino. Anticorruzione, l’agenda dell’Europa «Più attenzione a omaggi e lobbisti»

San Marino
  • 02 dicembre 2024

Un organismo centrale per monitorare le forze dell’ordine mantenendo la guardia alta verso lobbisti e omaggi. Le figure istituzionali del Titano finiscono sotto la lente del Greco, l’organo di controllo contro la corruzione del Consiglio d’Europa. Diffuso ieri il rapporto che valuta l’efficacia del quadro in vigore a San Marino «per prevenire la corruzione tra le persone che esercitano alte funzioni esecutive» sia nell’ambito politico che nelle forze dell’ordine.

L’analisi

Il Greco parte dall’analisi dello stato dell’arte: la Repubblica non dispone di una politica nazionale anticorruzione, ma ha adottato piani di prevenzione per alcuni settori, ad esempio permessi edilizi e appalti pubblici. Dall’1 luglio 2022 è inoltre in vigore un Codice di condotta per i membri del Congresso, accompagnato da un Codice di condotta per gli agenti pubblici, in vigore dal 2014. Due disposizioni, queste, da armonizzare. Occorre inoltre rafforzare le regole in materia di doni, oltre a quelle «sulle restrizioni successive alla conclusione del rapporto di lavoro, da abbinare a un efficace meccanismo di controllo».

Infine, l’obbligo di dichiarazione dei beni va esteso a tutti. Per quanto riguarda invece i corpi di polizia, «trarrebbero grande beneficio dall’istituzione di un organismo centrale autonomo con poteri di vigilanza e controllo interni». Nota dolente anche lo scarso numero di donne in divisa. Quanto al trattamento delle denunce pubbliche contro la cattiva condotta delle forze dell’ordine, dovrebbe essere standardizzato e semplificato.

Cosa fare

Il Greco indirizza a San Marino diverse raccomandazioni. In primis vanno elaborate e adottate norme «per la nomina e il reclutamento del personale politico delle Segreterie di Stato e di consulenti, nonché i loro compiti, diritti e obblighi». Il Comitato etico va dotato di risorse «sufficienti per svolgere i suoi compiti». Da chiarire infine le modalità con cui le figure apicali stabiliscono contatti con lobbisti e altri «che cercano di influenzare processi decisionali e attività del governo». Altrettanto importanti le norme sugli omaggi «da inserire in un registro centrale e da rendere disponibili al pubblico». Indispensabili infine le dichiarazioni su attività, interessi e passività anche di coniugi, partner e persone a carico. Da non trascurare linee guida specifiche «basate su esempi pratici che coprano tutte le questioni» dai conflitti di interesse sino alla gestione di informazioni riservate.

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