L’insediamento dei Capitani Reggenti: “Il futuro di San Marino è con l’Europa”

Dalle riforme istituzionali all’associazione con l’Unione europea passando per la transizione sostenibile, «consci della non replicabilità del pianeta». Questi i capisaldi del discorso di insediamento condiviso, ieri mattina, con la cittadinanza dai nuovi reggenti del Titano, Denise Bronzetti e Italo Righi, che copriranno la suprema magistratura per il prossimo semestre sino al 1° ottobre. Per entrambi sarà la seconda volta: Righi è stato reggente con Maurizio Rattini (aprile-ottobre 2012), Bronzetti con Teodoro Lonfernini (ottobre 2012-aprile 2013).
Destinazione Europa
Al centro della riflessione pronunciata davanti alle massime figure istituzionali, religiose, diplomatiche e militari del Paese, oltre all’oratore ufficiale Donatella Sciuto rettrice del Politecnico di Milano, l’accordo di associazione con l’Ue. Definita «un traguardo storico», la firma «ormai prossima» consentirà alla Repubblica di interpretare il cambiamento «salvaguardando l’unicità e le proprie peculiarità, nonché di accedere al mercato unico europeo, in condizioni di equivalenza con gli Stati membri» ridisegnando «un futuro più sfidante e competitivo sotto profilo economico, sociale e culturale». Sarà un passaggio epocale, insistono i reggenti, che determinerà un imponente cambio di passo, anche nella capacità «di accogliere e implementare le nuove disposizioni normative, per le quali si rendono necessari, fin da ora, una capillare informazione alla cittadinanza, una formazione costante, un aggiornamento su scala europea e un adeguato approccio metodologico a tutti i livelli dell’amministrazione nazionale».
Le riforme
Altrettanto importante, a loro avviso, il percorso delle riforme istituzionali appena intrapreso «con la creazione di una commissione consigliare speciale». L’evoluzione dello Stato e del suo ordinamento, afferma ancora la coppia reggenziale, è diventata una esigenza, «sia per la presenza della Repubblica nella comunità internazionale, sia per la sua partecipazione alle organizzazioni sovranazionali». Molti infine i cambiamenti che saranno innescati dall’accordo con l’Ue e che andranno affrontati ripensando «le norme che disciplinano il funzionamento delle istituzioni». Una svolta, ammoniscono, «che non dovrà però restare chiusa nel Palazzo».
Le istituzioni e la politica «sono chiamate infatti a condividere riflessioni e proposte con tutta la comunità». Sull’iter vigileranno proprio i reggenti «perché la voce di tutti possa essere ascoltata».
Tutela dell’ambiente
Tra le istanze urgenti anche la salvaguardia «del nostro bellissimo territorio, al cui interno - concludono - prosegue la promozione di una cultura ecologica e ambientale che privilegi le tecnologie verdi» e su cui auspicano «un maggior impegno delle competenti Istituzioni verso l’autosufficienza energetica».