I “frontalieri della spazzatura”: l’abitudine di abbandonare rifiuti oltre confine a San Marino per aggirare la differenziata

Li chiamano i pendolari dei rifiuti. Macinano chilometri per abbandonare sacchi e sacchetti oltreconfine. Un’abitudine, la loro, che peggiora in corrispondenza delle festività per cui, a un passo dalla Pasqua, sul Titano qualche timore comincia a serpeggiare. In tanti dalla provincia di Rimini si mettono in coda per far benzina a San Marino o per comprare le sigarette a buon prezzo. Nel mezzo non mancano appassionati di mostre d’arte o spettacoli che approfittano del fine settimana per recarsi nell’antica terra della libertà. Ma c’è un’altra frontiera per un turismo quantomeno alternativo: i furbetti che spesso, complice il calar delle tenebre, oltrepassano il confine prima di rincasare per gettare i rifiuti, poco importa se facendo centro nel cassonetto di turno. Una toccata e fuga, in piena regola, che lascia tracce più evidenti delle briciole di Pollicino. Oggetti di plastica, arredi ingombranti e persino gli sfalci delle potature oltre che gli scarti dell’edilizia. Questo lo spettacolo degradante che si palesa a intervalli regolari, se non quotidiani, agli occhi dei sammarinesi, ormai anche in pieno giorno. Come fosse una voce da spuntare dopo aver accompagnato i figli a scuola e prima di correre al lavoro. Una distesa di immondizia che attira spesso animali selvatici (e non) che nottetempo lacerano i sacchi in cerca di cibo disperdendone così il contenuto. Il tutto a scapito del decoro, oltre che dell’igiene.