Frontalieri a San Marino: aperto tavolo tecnico con l’Italia

«La doppia tassazione per gli ex frontalieri? L’Italia è pronta a modificare le carte in tavola». Questo il sunto di una lettera che da giorni sta girando nelle chat dei frontalieri. Di cosa si tratta? Della risposta alla missiva di un “lavoratore oltre confine” che recherebbe la firma di Roberto Storaci, capo ufficio della direzione generale per l’Europa e la politica commerciale internazionale. Provenienza ministero degli Esteri. «Su indicazione della presidenza della Repubblica – si legge nel testo – riscontro la sua lettera del 27 settembre scorso. La questione posta, ossia la doppia imposizione sull’importo proveniente da San Marino, è nota al governo italiano ed è stata affrontata a margine della commissione mista dello scorso 29 marzo».
In quell’occasione, prosegue la lettera, le competenti autorità italiane e sammarinesi hanno deciso di avviare un tavolo tecnico, per risolvere la questione. Un tavolo che si è svolto il 13 aprile scorso. Risultato? Il governo italiano ha espresso la propria disponibilità ad avviare un dialogo tecnico, su una possibile soluzione normativa del problema, in particolare attraverso una modifica all’articolo 18 della convenzione per evitare le doppie imposizioni tra i due Stati in linea con quanto proposto nell’ottobre 2018 quando le autorità italiane avevano già consegnato ai rappresentanti di San Marino «una bozza di protocollo modificato dalla convenzione che prevedeva il passaggio a un sistema di tassazione concorrente per le pensioni».
Divergenze
Di seguito si alza il velo sulla presunta posizione del Titano. Anche se la controparte sammarinese non ha espresso preclusioni a esaminare modifiche della convenzione, commenta Storaci, la stessa ha notato come siano necessarie ulteriori verifiche politiche e tecniche, «alla luce del sistema di previdenza sammarinese». Morale: da parte italiana si è rinnovata la più ampia disponibilità ad apportare le modifiche necessarie a risolvere la questione redditi da pensione mentre da parte sammarinese si sono auspicate ulteriori riflessioni». Poi la promessa. Il ministero degli Esteri, in sinergia con altre autorità, continuerà a sollecitare la parte sammarinese per giungere a una soluzione».