Di Maio a San Marino: "Terza dose con vaccino validato da Ema"
La doccia fredda alla fine è arrivata. Di Maio: «Terza dose con vaccino Ema per i sammarinesi, entro il 15 ottobre». Il ministro degli Esteri ha sgomberato i dubbi nel corso della conferenza stampa avvenuta ieri alla Farnesina, dopo l’incontro col ministro degli Esteri russo Lavrov. E’ lì che l’esponente di Governo ha affrontato il tema delle vaccinazioni e del siero russo Sputnik V, dopo che nei giorni scorsi si era parlato di una circolare dall’Italia che avrebbe chiarito la situazione al termine di questo periodo transitorio . Di Maio ha detto in modo esplicito che che «i cittadini di San Marino, per la legge italiana, devono fare una terza dose con un vaccino riconosciuto dall'Ema entro il 15 ottobre».
E Matteo Ciacci, segretario di Libera non usa giri di parole: «Non siamo cavie. Dopo settimane di promesse e mancate risposte, da parte del duo Ciavatta - Beccari questa epilogo sa davvero di presa in giro». Anzi afferma che si tratta «di una perdita di sovranità bella e buona visto che siamo costretti a cedere ai diktat dei nostri vicini». E in un crescendo il segretario fa presente che: «Noi non ci stiamo a fare da cavie, a diventare il primo Paese nello spazio europeo a dover procedere con una terza dose». Oltretutto, si chiede : «Se non si seguiranno i desiderata dell’Italia, dovremo rimanere ai “domiciliari” nel nostro Paese?».
E ancora: «Che ne sarà di chi lavora in Italia? E i nostri studenti? E le imprese?». E mette il dito nella piaga parlando di «discriminazione fra chi ha utilizzato Sputnik e chi il Pfizer», promettendo di riunirsi presto, per decidere quali risposte mettere in campo. Per Andrea Zafferani, di Repubblica Futura, «Di Maio conferma quello che già era evidente semplicemente dalla lettura della normativa italiana. Il Governo sammarinese è riuscito a portare a casa questo. Questo è il risultato dei grandi rapporti con l'Italia del nostro Governo».