Dazi di Trump: San Marino si scopre “graziata” e c’è chi pensa a trasferirsi

La scure dei dazi non ha punito la Repubblica di San Marino. All’antica Terra della libertà sono state infatti risparmiate le misure più restrittive del governo Usa lasciando aperto soltanto l’aumento minimo del 10%, fissato da Trump su scala mondiale.
Un “privilegio” che potrebbe conferire al Titano un importante vantaggio sul fronte dell’export. Alcune aziende non solo riminesi, in verità starebbero già pensando di aprire una base operativa a San Marino per limitare i dazi.
Il presidente dell’Associazione industriali sammarinesi (Anis) Emanuele Rossini si limita a osservare che «le nostre imprese si rivolgono principalmente all’Italia e alla Unione Europea, pertanto, una flessione generale del mercato unico europeo potrebbe riflettersi anche sulla nostra economia».