Cittadinanza a San Marino, ecco come cambiano i requisiti
Via libera al progetto di legge sulla cittadinanza. Chi sceglie di diventare sammarinese per naturalizzazione non sarà più obbligato a rinunciare alla cittadinanza d’origine. Il semaforo verde del Congresso di Stato è arrivato a ridosso delle festività natalizie e per molti il cambio di passo ha avuto il valore di un dono sotto l’albero. Una svolta epocale, quella in corso, che la segreteria agli Interni ha definito il passaggio «verso un modello più inclusivo e moderno, in linea con gli standard internazionali e con la tutela della pluralità identitaria». Tra le modifiche apportate, spicca l’eliminazione di un requisito controverso: la rinuncia alla propria cittadinanza d’origine per divenire sammarinese per naturalizzazione. Ma da dove prende avvio il testo di legge? Tutto è iniziato con l’approvazione, da parte del Consiglio, dell’istanza d’Arengo numero 3, presentata l’8 marzo 2023 e poi accolta l’8 marzo 2024 con 30 voti favorevoli, 4 contrari e 8 astensioni. Un testo dove si chiedeva l’eliminazione della rinuncia alla cittadinanza di origine di cui si parla all’articolo 1 del pdl.
I dettagli
L’articolo successivo cambia invece le disposizioni sulla dimora effettiva, introducendo criteri più flessibili e riducendo i periodi richiesti per alcune categorie, come coniugi e adottati di cittadini sammarinesi. Di seguito gli articoli 3 e 4 eliminano obblighi e vincoli considerati «eccessivi, tra cui l’obbligo di giuramento per alcune categorie di richiedenti e disposizioni restrittive in materia di naturalizzazione». Sulla conservazione della cittadinanza in caso di matrimonio con cittadini stranieri «salvo esplicita richiesta di rinuncia» si concentra invece l’articolo 5.
Un salto nel futuro
Il Congresso di Stato manifesta «soddisfazione per l’approvazione di questo progetto di legge, che riflette la volontà di garantire un sistema di cittadinanza più inclusivo e rispettoso delle realtà personali e familiari dei richiedenti». Una scelta che fornisce una risposta concreta alle esigenze «di allineamento con gli standard internazionali e un significativo avanzamento verso una Repubblica più moderna e accogliente». Ma ora quali saranno i passaggi successivi? Il progetto di legge sarà approderà al Consiglio grande e generale per poi seguire l’iter di approvazione definitiva.