San Marino, chirurgia robotica: tre luminari formano il personale

San Marino

Un passo nel futuro. Al via la formazione specialistica di alto livello in chirurgia robotica, tre luminari coinvolti. Lo ha stabilito il Congresso di Stato, su richiesta del Comitato esecutivo dell’Istituto Sicurezza sociale. Il percorso segnerà anche l’avvio di una collaborazione con alcuni tra i massimi esperti italiani in chirurgia robotica nei rispettivi ambiti specialistici. Una decisione che già getta acqua sul fuoco delle polemiche dopo l’acquisto del robot da tre milioni di euro. Tre i professionisti coinvolti, tutti docenti di chiara fama presso l’Università “La sapienza” di Roma: ovvero il professor Michele Gallucci, esperto in Endourologia e specialista in Urologia oncologica; il professor Enrico Vizza, presidente della Società italiana di Endoscopia ginecologica e direttore dell’Unità operativa complessa di Ginecologia oncologica e Centro di Onco fertilità all’Istituto nazionale tumori Regina Elena Roma e infine il professor Francesco Facciolo, direttore dell’Unità di Chirurgia toracica, presso lo stesso istituto. I medici voleranno sul Titano a intervalli regolari per svolgere interventi di chirurgica robotica di alta complessità specialistica di loro competenza.

I consensi

La svolta è accolta con entusiasmo dai camici bianchi dell’Iss. «Sono grato di quest’importante attività offerta alle équipe chirurgiche del nostro Ospedale – spiega il direttore della Uoc di Chirurgia dell’Iss Giovanni Landolfo –. Solo l’adeguamento tecnologico e l’investimento sulle risorse umane possono elevare il nostro sistema sanitario agli stessi standard di cura dei centri d’eccellenza di altri paesi». Dietro l’angolo, prosegue, risultati «in termini di qualità, efficacia e sicurezza a beneficio di quanti ne avranno bisogno sia sul fronte urologico che polmonare». In linea la direttrice della Uoc Ostetricia e Ginecologia, Miriam Farinelli, certa che «l’attenzione che da sempre l’Iss dedica all’attività ginecologica, grazie a queste importanti collaborazioni troverà nuovo impulso». Soddisfatto anche il direttore generale dell’Iss, Francesco Bevere: «L’ampliamento della disponibilità di questi servizi specialisti in campo oncologico dimostra ancora una volta l’attenzione dell’Istituto verso i bisogni dei cittadini e l’impegno continuo a migliorare, dal punto di vista tecnologico e tecnico-specialistico, i servizi di assistenza nella chirurgia oncologica».

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