Prendersi cura del proprio organismo con erbe aromatiche e oli essenziali

Salute & Benessere
  • 31 maggio 2024

Il timo per curare il mal di gola, l’origano quando sopraggiunge la bronchite e l’eucalipto quando sono colpite le mucose del naso: si tratta di aromaterapia, una branca della fitoterapia che studia e utilizza gli oli essenziali provenienti dalle piante aromatiche. Per saperne di più ne parliamo con il dottor Daniele Grassi, urologo, esperto in medicina cinese e agopuntura, aromaterapia medica, e medicina integrata, attivo a Cervia e Ravenna.

Dottore, ci parli degli oli essenziali, da dove provengono?

«Gli oli essenziali vengono estratti dalle piante aromatiche, che rappresentano un quinto di tutte le piante che crescono sulla terra, e sono sempre stati utilizzati per prevenire e curare svariate malattie. Gli Antichi Egizi ne avevano scoperto i benefici e la loro sapienza è giunta fino a noi. Oggi finalmente la sapienza empirica dei popoli antichi si mescola con l’evidenza scientifica, per questo si parla di “aromaterapia scientifica”. L’aromaterapia medica si occupa, infatti, della conoscenza e dell’utilizzo degli oli essenziali a scopo salutistico e di benessere».

Quando è sorto l’interesse scientifico per le piante?

«Lo studio scientifico delle piante aromatiche e degli oli essenziali nasce in Francia alla fine dell’800, ma solo nella seconda metà del secolo scorso sono state sviluppate metodiche che hanno permesso all’uomo di capire quali molecole chimiche siano effettivamente contenute nelle piante e quale sia la loro esatta funzione. La conoscenza chimica è fondamentale in tutta la medicina. La maggior parte dei farmaci, infatti, sono composti da molecole chimiche sintetizzate in laboratorio, spesso ispirandosi proprio a quelle contenute nelle piante. La differenza sostanziale è che nelle piante è presente tutto un insieme di molecole, si parla infatti di fitocomplesso, e, accanto al principio attivo, ci sono molecole dette secondarie che aiutano la principale a svolgere la propria funzione. In laboratorio, invece, la sintesi si concentra esclusivamente sul principio attivo».

Come avviene l’estrazione degli oli essenziali?

«Avviene in corrente di vapore, cioè tramite una sorta di distillazione, che ha mantenuto le stesse peculiarità nel corso del tempo. Dagli agrumi, invece, gli oli essenziali vengono ottenuti per spremitura a freddo della scorza».

Quali sono le piante aromatiche più conosciute e quali le loro proprietà?

«Tra le più note, ci sono il timo, l’origano, la camomilla, l’eucalipto, il mirto, il pino, la lavanda, l’arancio e il limone. Ognuna di queste piante ha le sue caratteristiche specifiche e può apportare benefici a tutto l’organismo, agendo sul sistema digerente, su quello cardiocircolatorio e sul sistema nervoso. L’olio essenziale più utilizzato al mondo è probabilmente l’albero del te, meglio conosciuto come tea tree oil (Melaleuca alternifolia), che possiede proprietà antibatteriche, antivirali, antifungine e antiparassitarie. Ottimo per infezioni alla bocca, mal di gola, faringite, herpes, può essere applicato sulla pelle (diluito in un olio vegetale) sia integra, sia sulle ferite e può anche essere assunto per bocca».

Tutte queste piante posseggono proprietà curative?

«Sì, e in generale molte piante possiedono capacità curative, ma si devono conoscere bene e il loro uso deve essere preciso e accurato, meglio se accompagnato da una conoscenza medica. Sono due gli elementi di criticità che vengono spesso messi in luce da un certo mondo diffidente nei confronti dell’aromaterapia: la prima difficoltà sta nel riuscire a reperire piante che siano cresciute in terreni sani e non contaminati dall’inquinamento. E poi c’è la questione della “titolazione”, cioè della concentrazione della molecola nell’olio essenziale che cambia in base al tipo di raccolto, al terreno e a tanti altri fattori. Per poterli utilizzare in sicurezza, gli oli essenziali devono essere 100% naturali (non denaturati con molecole di sintesi, agenti emulsionanti, chimici, oli minerali), 100% puri (privi di altri oli essenziali simili, oli vegetali, alcool), 100% integrali (non alterati, non decolorati, non modificati). Da tempo conosciuti ed assai utilizzati in Francia e Belgio, gli oli essenziali per uso medico si stanno sempre più diffondendo anche nel nostro Paese, con alcuni produttori di eccellenza anche in Emilia-Romagna».

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